L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla panchina del Parma con Maresca a rischio esonero.
La panchina di Enzo Maresca scricchiola, ben al di là delle rassicurazioni che arrivano dalla dirigenza. I deludenti risultati del Parma in questo inizio di campionato hanno fatto suonare l’allarme: soltanto due vittorie in sette partite sono una miseria in rapporto agli investimenti del club e ai proclami (legittimi) del presidente Kyle Krause che logicamente ha programmato, dopo la retrocessione, l’immediata risalita in Serie A.
Gioco assente Non solo la mancanza di risultati, ma anche l’assenza di gioco preoccupa: tanto si è ragionato, nei caldi giorni d’estate, sul calcio propositivo d’ispirazione «guardioliana» che Maresca desiderava e tanto si discute adesso sul fatto che nulla di quanto ipotizzato (o promesso) si è visto sul campo. Logico che, durante questo periodo di sosta, si facciano valutazioni.
Detto che nessuna voce esce dalle stanze dei bottoni e che ufficialmente Maresca è ben saldo in sella, qualche telefonata esplorativa è stata fatta. Destinatario di queste chiamate Fabio Cannavaro, che ha appena risolto il suo contratto con il club cinese del Guangzhou Evergrande. Al momento si tratta di una suggestione, niente di più. Però, sotto traccia, si lavora e si valutano le eventuali possibilità per dare una svolta a una situazione troppo nebulosa.
Altro nome che circola nell’ambiente è quello di Rino Gattuso che, dopo l’esperienza al Napoli, è in attesa di trovare una panchina libera. Scendere in Serie B, probabilmente, per lui sarebbe un problema, ma Ringhio non è tipo da fermarsi di fronte all’apparenza: se il progetto lo convincesse, non si tirerebbe indietro. Più complicata pare invece la strada che porta ad Andrea Pirlo, l’altro tecnico su cui si stanno facendo valutazioni.