Marco Giandebiaggi, ex centrocampista del Parma, ha parlato ai colleghi di parmalive.com.
Di seguito le sue parole:
«Fino a poco tempo fa c’erano tre squadre che potevano lottare per salire direttamente: Parma, Palermo e Venezia. Nell’ultimo periodo, in virtù dei risultati e delle battute d’arresto anche del Parma, la Cremonese è riuscita ad inserirsi in questo gruppo, nonostante i risultati poco positivi delle prime giornate di campionato: per cui attenzione a non sottovalutare la squadra grigiorossa perché ha un buon organico. Il Palermo è partito forte, poi ha perso delle partite. Penso che i valori espressi finora siano stati rispettati. Credo che allo stato attuale il Parma sia la squadra più accreditata per la promozione. Bisogna anche ricordare che il campionato cadetto è lungo e gli infortuni fanno parte di questo percorso, si spera di averne il meno possibile. Finora il Parma ha meritato tutti i punti conquistati sul campo. Per quanto riguarda la parte bassa della classifica, invece, ci sono delle sorprese in negativo come quella dello Spezia e della Sampdoria, che nonostante i problemi societari nessuno si aspettava di trovare in quella posizione. Sta sorprendendo il Cosenza, e anche il Modena si sta dimostrando una buona squadra. Sulla carta i miei pronostici sono stati rispettati, i risultati li confermano: Parma, Venezia, Palermo e Cremonese sono nella parte alta della classifica. Ad ogni modo il campionato è ancora lungo».
«Ai miei tempi nei campionati di B c’erano tanti giocatori italiani, in virtù della sentenza Bosman adesso la maggior parte dei calciatori sono stranieri. Ad ogni modo, non credo che le soste per le Nazionali servano per recuperare perché molti giocatori si uniscono al gruppo squadra della propria Nazionale. Non è più come una volta, quando il campionato cadetto si fermava per una sosta salutare. Al massimo ora la sosta può servire per recuperare alcuni giocatori infortunati, ma al tempo stesso molti altri partono per raggiungere la propria Nazionale per disputare delle partite. Questo aspetto riguarda il Parma così come tante altre società, anche in Serie B. Finora il Parma ha subito due sconfitte, maturate in particolari circostanze. Fino alla partita di Venezia, il Parma non aveva quasi mai subito tiri in porta, mentre nella partita di Lecco la squadra crociata è rimasta in dieci uomini. Penso che il reparto difensivo sia cresciuto molto. Inoltre fa ben sperare la duttilità di molti giocatori e il fatto che si sappiano alternare nell’andare a segnare. Non siamo più Vazquez dipendenti come la scorsa stagione, adesso il Parma ha nella propria coralità un’arma in più. La squadra crociata ha anche un buon centrocampo e un buon reparto avanzato. Il Parma è temibile perché è imprevedibile».