Parma guida la riscossa della grande B. Torneo avvincente col ritorno di storici club: Bari, Genoa e Palermo su tutti
L’edizione de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla prossima stagione di Serie B, più avvincente che mai.
L’esordio assoluto del Trentino Alto Adige, il ritorno della Sardegna e della Sicilia con l’Emilia Romagna a farla da padrona. Con la fine dei playoff di serie C si è delineata completamente la prossima serie B che vedrà ai nastri di partenza un’assoluta esordiente e tante nobili come Genoa e Cagliari, in discesa dalla A, e Bari, Palermo e Modena, in risalita dalla Serie C.
Ora manca soltanto la Valle d’Aosta. Con la prima, storica promozione di una squadra del Trentino Alto Adige sono ora diciannove le regioni italiane che hanno avuto almeno una volta una squadra nel campionato di serie B. Ricordiamo, infatti, per il Molise i cinque campionati cadetti del Campobasso, tra il 1982 ed il 1987, ed il 1979/80 del Matera dopo le cinque stagioni, tra il 1963 ed il 1968, del Potenza per la Basilicata.
Il tris dell’Emilia – Con la promozione dalla serie C del Modena grazie all’esperienza soprattitto di attilio Tesser e alle rinnovate ambizioni della società del patron Rivetti, la retrocessione del Crotone e le contemporanee promozioni in serie A di Cremonese e Monza è l’Emilia Romagna, con Parma, Spal e Modena, la regione con più squadre nella serie B-2022/23 essendosi dimezzata la rappresentativa lombarda, con Brescia e Como ai nastri di partenza, e con Reggina e Cosenza a tener alto il vessillo calabrese. Due sono anche le venete, con il Venezia a prendere il posto del Vicenza, mentre è rimasta inalterata la coppia formata dai due capoluoghi dell’Umbria.
Dopo gli ultimi tornei con il nord a farla da padrona, la serie B torna con le regioni centrali in evidenza: otto squadre contro le sei del settentrione e del meridione. L’ultima volta risale al 2017/18, torneo a ventidue, con nove compagini del centro ed otto del nord. L’ultima serie B marchiata sud resta, invece, l’ormai lontano 2002/03 con nove compagini sotto il Garigliano, sei del nord e cinque del centro. Pochi derby – Ce ne saranno appena 14, in Emilia, Lombardia, Veneto, Umbria e Calabria, contro i 24 del passato torneo. Mancheranno ancora le sfide tra corregionali sia in Campania, con il solo Benevento, che in Puglia, con il Bari che ha preso il posto del Lecce.