Intervistato da “La Gazzetta di Parma” il portiere e capitano del Parma Gianluigi Buffon, tornato titolare dopo diversi problemi fisici, ha rilasciato le seguenti parole:
«Noi del Parma dobbiamo affrontare queste partite una alla volta, cercando di arrivare alla fine riducendo al minimo la possibilità di avere dei rimpianti. Detto questo poi, in base alle prestazioni che forniremo, ai risultati, alla posizione in classifica, a quel punto ci faremo un’idea più veritiera del nostro reale valore. Se devo fare una comparazione rispetto all’anno scorso, qualcosa di positivo c’è: abbiamo 5-6 punti in più. Non abbiamo cambiato allenatore e questo significa che è stata fatta una scelta giusta, ponderata. Pecchia è un allenatore di esperienza che sa allenare al meglio una squadra come la nostra. Obiettivamente questi alti e bassi che abbiamo avuto durante la stagione ti parlano di una squadra che deve ancora maturare. Quello che voglio dire è che non si può avere questo sbalzo emotivo. Per vincere devi far fare fatica che significa alcune volte perdere e gestire la frustrazione che porta la sconfitta. Vuol dire faccio una corsa in più per il mio compagno, dico una parola in più, sono aiuti che possono evitare un gol. Da lì parte tutto quanto. Mancano quattordici partite, è un anno e mezzo che ci lavoriamo. Ora bisogna affrettare un po’ questo processo. Bisogna stringere il cerchio. Tutto ciò che è in orbita Parma, ovvero la proprietà americana, gli investimenti, il progetto, fa sì che le aspettative siano altissime e che il Parma possa essere considerato il favorito. Però, dopo un anno come l’anno scorso, bisogna capire che Buffon non basta, Vazquez non basta. Serve l’aiuto di tutti. I risultati li portano un gruppo, l’ambiente Mi piacciono le sfide, mi piace impegnarmi per gli altri, immaginavo potessero esserci dei problemi perché le retrocessioni lasciano sempre delle scorie, però non pensavo saremmo stati nella situazione dell’anno scorso».