Intervenuto a “Bar Sport”, l’ex tecnico del Parma Mario Beretta ha parlato di diversi temi della Serie B e sul percorso del club.
Di seguito le sue parole:
«Una volta l’allenatore si diceva che contava al 20%, ma secondo me conta molto. Pecchia lo sta dimostrando, il Parma ha un’identità ben precisa, i giocatori sanno quel che devono fare e vuol dire che l’allenatore ha lavorato con un’idea di gioco, partendo tra l’altro dallo scorso anno. Quest’anno ha proseguito il percorso, e ora la squadra ha una sua precisa identità: il merito è dell’allenatore.
Gli allenamenti che abbiamo visto abbiamo percepito l’organizzazione delle sedute, una buonissima intensità e una certa empatia dell’allenatore che ci è piaciuta molto, nel suo entrare in sintonia con i giocatori. Poi questo va insieme agli aspetti tecnico-tattici che fanno sì che una squadra sia prima in classifica. Sicuramente adesso il calcio va più verso queste idee, in cui i calciatori devono saper fare più cose. C’è molta rotazione di ruoli, e il Parma lo dimostra, con Pecchia che fa fare più cose ai giocatori. Ma lo si vede anche nella gestione del gruppo, Pecchia ruota spesso i giocatori e questo per i calciatori è fondamentale. A volte anche i giocatori hanno anche bisogno di tirare un po’ il fiato. Pecchia viene da esperienze importanti, anche con Benitez, e questo fa molto la differenza. Facendo i debiti scongiuri, con qualche innesto, secondo me il Parma ha una struttura interessante anche in ottica Serie A. Ha ragazzi giovani e questo è un grande merito, anche per la scelta dell’allenatore».