AL termine della sfida tra Cremonese e Bari, terminata 1-1, è intervenuto il tecnico dei grigiorossi Stroppa:
«Primo tempo di poca personalità, poco spessore nel fare le cose. Sembravamo ad aspettare un qualcosa, un evento che poteva darci coraggio, ma nulla è stato fatto per portarlo dalla nostra. Preso il gol, abbiamo avuto una reazione nella finale di tempo; meglio la Cremo del secondo, più “sporca”, di cuore. Prestazione non positiva sotto l’aspetto caratteriale.
Mancata fantasia? Sono d’accordo, Pickel però ha giocato fuori posizione e nonostante quello ha fatto la sua partita con piglio e carattere. La squadra ha faticato a gestire la palla, ma non per Pickel; nella ripresa ho messo più presenza davanti per togliere, dall’ingombro mentale, le stesse cose che stavamo facendo. Non è stata una bella Cremo, ma l’inerzia è stata diversa.
Entrambe le cose, entrambe le cose. La differenza lo fanno la volontà di fare le cose, la caparbietà, il piglio… non mi spiego la mancata voglia di fare qualcosa di illuminante. L’ambiente è eccezionale, non voglio credere che qualcuno abbia paura di giocare in contesto così. Ora ci sono due settimane in cui abbiamo l’opportunità di fare cose nuove, magari anche con giocatori diversi.
De Luca? Nella ripresa giocavamo in modo più diretto verso di lui, avevamo più presenza. Avevamo l’occasione per portare più avanti la squadra, non l’abbiamo però fatto nel modo giusto. Con De Luca davanti e un Nasti a fianco, nella ripresa abbiamo dato più campo per quello che volevamo fare.
Sono tranquillo? Non dovete fare a me questa domanda, dovrà rispondere la società. Io resto con la testa bassa e la voglia di lavorare. So che con questa squadra posso togliermi soddisfazioni. Chiaro che la sconfitta di Brescia e il pari di oggi ci fanno perdere terreno, ma io mi porto dentro il modo in cui la squadra è mentalizzata. Mi dispiace, da uomo e da allenatore, questa situazione: io voglio solo lavorare e mettere la testa sul futuro al 100%».