«Un’esperienza bellissima. Ho lavorato per 11 anni in un ambiente speciale. Sono grato delle opportunità che mi sono state date. Penso di essermela cavata bene, ma so anche di aver goduto di libertà e fiducia da parte dell’editore. Cosa niente affatto scontata. Ho conosciuto persone straordinarie e continuerò a voler bene a questa azienda. In estate non c’è stato con Mediaset nessun contratto firmato e nemmeno accettato informalmente. Avrei voluto continuare a lavorare anche per Dazn come avevo fatto negli anni precedenti: mi aspettavo il via libera da Mediaset, ma non è mai arrivato».

«Siamo pronti, tutto il mondo sta andando in questa direzione. E mi piace pensare che il calcio possa contribuire alla digitalizzazione del paese Dazn è bella perché è giovane ed entusiasta, flessibile e accessibile. Tre anni fa molti non sapevano come pronunciare quelle quattro lettere, adesso siamo chiamati a una grande sfida».