Dopo una stagione fatta di tanti bassi ma terminata nel migliore dei modi, in questi giorni a Palermo tiene banco la questione del direttore sportivo. Giunta ai titoli di coda l’esperienza in rosanero di Manuel Gerolin, il club di viale del Fante aveva ritrovato in Rino Foschi la figura ideale per ricostruire una squadra competitiva in vista del prossimo campionato di serie A. Nonostante le voci su Salerno e Giarretta, nelle ultime ore aveva infatti preso sempre più quota la pista che portava a quel dirigente tanto amato dai tifosi di fede rosanero. Quel ds ricordato con tanto affetto dopo l’avventura da uomo mercato del Palermo durata ben sei anni, dal 2002 al 2008.
Anni indimenticabili quelli in cui l’attuale direttore sportivo del Cesena lavorava a servizio di Maurzio Zamparini. Anni che mai finiranno nel dimenticatoio e che vivono ancora in uno stretto legame. Quello tra Foschi e la gente palermitana, oltre che con il patron friulano. Lo stesso numero uno del club di viale del Fante aveva annunciato pubblicamente proprio nelle scorse ore che Rino Foschi sarebbe stato nuovamente il direttore sportivo dei rosanero.
Parole che sapevano di ufficialità, ma che sono subito state messe in discussione dallo stesso diretto interessato, che ai microfoni de “Il Corriere di Romagna” ha dichiarato: «Basta con le domande sul mio futuro. Palermo? Ormai Zamparini dice così da tre anni, non vedo quale sia il problema. Fino al 30 giugno lavorerò per il Cesena». Che siano frasi di rito oppure no (ricordiamo che Foschi è ancora sotto contratto con gli bianconeri), quel che è certo è che quanto emerge dalle parole del dirigente va fortemente in contrasto con quanto affermato solo poche ore prima dal patron friulano.
Lo stesso ds del Cesena ha comunque più volte dichiarato di essere sempre rimasto in contatto con Maurizio Zamparini, confermando i buoni rapporti tra lui ed il presidente del Palermo. I due si sentono spesso, ma questa volta la comunicazione non sembra essere avvenuta nel migliore dei modi. Altrimenti perché Rino Foschi avrebbe smentito quanto affermato in modo sicuro dal suo “nuovo” presidente?