Intervistato da “Calciomercato.it”, Andrès Brugman, padre del centrocampista rosanero, Gaston Brugman, ha parlato dell’arrivo al Palermo di suo figlio: «Lui era seguito dal Bologna ma soprattutto dal Sassuolo. Al Pescara era compagno del figlio di Di Francesco allenatore dei neroverdi, che lo vedeva spesso giocare e aveva tanta stima di lui. Poi però si è mosso il Palermo con il contatto tra il direttore sportivo rosanero e il presidente del Pescara e si è sviluppata la trattativa. Molto importante per noi è stato anche il lavoro di Gabriele Tubaldo, collaboratore di Mino Raiola che ha sempre seguito Gaston. Per noi l’occasione rosanero era troppo importante, considerata anche la storia di questo club nel lancio dei giovani. Mettersi in discussione quando si arriva in un gruppo nuovo è normale. Ma la cosa che forse ha dato più fastidio a Gaston è stata quella di non avere mai avuto la possibilità di far vedere quello che poteva fare e il tipo di contributo che poteva offrire alla squadra. Si diceva sempre che doveva recuperare dal problema al ginocchio quando ormai era superato o che era troppo esile. E’ mancata un pò la fiducia, adesso le cose con il nuovo allenatore sembrano esser diverse».