Paola, inchiesta su Massimo Ferrero. Chiuse le indagini per «Er Viperetta»
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’inchiesta su Massimo Ferrero.
La Procura di Paola ha chiuso le indagini nei confronti dell’ex patrono della Sampdoria, Massimo Ferrero e di altre otto persone nell’ambito di un’indagine sul fallimento delle società del gruppo Ferrero che avevano tutte sede legale ad Acquappesa, nel Cosentino. Lo scorso dicembre, le indagini coordinare dal procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni, si sono concentrate infatti sul crac delle società che facevano capo all’ormai ex presidente della Sampdoria e che avevano sede nello studio di un commercialista di Acquappesa. “Er Viperetta” è accusato di bancarotta fraudolenta e altri reati societari. Nei giorni scorsi, il provvedimento di chiusura indagini è stato notificato ai difensori degli indagati.
Il provvedimento – firmato dal procuratore Bruni e dal sostituto Maria Francesca Cerchiara – è stato emesso nei confronti di Massimo Ferrero, della figlia Vanessa, del nipote Giorgio Ferrero; di Roberto Coppolone; Cesare Fazioli; Giovanni Fanelli; Laura Sini (ex moglie di “Er Viperetta”); Aniello Del Gatto e Paolo Carini. Le indagini dei finanzieri, agli ordini del colonnello Danilo Nastasi e del tenente colonnello Michele Merulli, hanno cercato di fare luce proprio sui conti delle aziende che facevano capo a Massimo Ferrero e che hanno scoperto avere tutte sede legale nello studio del commercialista Del Gatto ad Acquappesa in provincia di Cosenza. Secondo i finanzieri, una parte del denaro che lo Stato ha garantito al gruppo Ferrero per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Covid (che è stato definito «finanziamento Sace» del 23 novembre 2020) sarebbe stato utilizzato invece per i fallimenti delle società “Blu Cinematografica” e “Blu Line Srl”, le due società riconducibili a Massimo Ferrero.