Palermo, vorrei ma non (prendo) posto: solo mille abbonamenti finora. E il “Barbera” continua a svuotarsi…
Estate: tempo di sole, di mare, di vacanze, di relax… e di tormentoni. Già, tormentoni: non passa estate infatti senza che un determinato fenomeno (può trattarsi di foto con uno specifico stile, di video, di canzoni) non venga ripetuto in tanti contesti diversi, diffondendosi rapidamente in genere grazie ai social network, fino a diventare quasi caratteristico per questo periodo dell’anno, tanto che tra molto tempo potremo associare i nostri ricordi estivi ad una determinata immagine, o ad un brano, anno per anno. Ipotesi, questa, non proprio confortante però per i tifosi del Palermo, che ormai da qualche estate devono fare i conti con un altro fenomeno caratteristico, che fin’ora non ha mai smesso di ripetersi: la delusione. Delusione per quanto riguarda il mercato, per quanto riguarda le partenze eccellenti e i mancati arrivi, delusione perché già a luglio comincia ad essere respirata, da parte di tutti, la tacita consapevolezza che ancora una volta l’obiettivo massimo per cui i rosanero lotteranno sembra ancora essere la salvezza, delusione che di fatto compromette la passione dei tifosi, che manifestano il proprio disappunto non abbonandosi per la prossima stagione. E lamentandosi della gestione con proteste di ogni tipo, che alla fine diventano… un tormentone.
“Facciamo squadra” è lo slogan scelto quest’anno dal Palermo Calcio per sponsorizzare la campagna abbonamenti. Uno slogan, questo, ripetuto anche tramite video da diversi calciatori che hanno invitato il proprio pubblico ad abbonarsi, a tornare a riempire quel Renzo Barbera che, anno dopo anno, continua ad essere sempre più vuoto, come un antico palazzo attorno al quale si sta costruendo un complesso residenziale. Il problema sta proprio nel fatto che, in questo caso, non sembra si stia costruendo nulla, e non solo metaforicamente parlando: gli acquisti tendono ad arrivare, gli obiettivi di mercato vengono presi da altre squadre e, con loro, si allontanano anche i tifosi.
Sono solo 1000, ad oggi, i supporters che continueranno nonostante tutto a riempire lo stadio domenica dopo domenica, nonostante il momento non sia certamente dei migliori: dati alla mano, questo risultato non sembra nemmeno essere così negativo, se si considera che l’anno scorso gli abbonamenti sottoscritti erano appena il doppio dopo una settimana. In una visione più macrocosmica del fatto, però, non può che mettere tristezza constatare che quel Barbera, che un tempo era la casa di un pubblico affiatato, compatto e formidabile, sia oggi soltanto una pallida imitazione dei bei tempi che furono, trovandosi anche ad ospitare spesso e volentieri faide nate tra gli stessi gruppi di ultras, che durante l’ultima stagione hanno spesso messo in scena il tragicomico spettacolo di una tifoseria divisa, benché l’obiettivo principale sia quello di tifare una squadra.
“E ancora un’altra estate arriverà”, recita il ritornello del tormentone estivo citato anche nel titolo: l’estate è arrivata e ancora una volta la musica, per restare in tema, sembra non essere cambiata. E’ pur vero che sono passati soltanto pochi giorni dalla riapertura ufficiale dei botteghini, quindi i dati analizzati sopra possono essere anche solo temporanei. Un convincente proseguimento del ritiro di Bad Kleinkirchheim e magari qualche acquisto adeguato potrebbero fare cambiare idea a molti tifosi, ridonando fiducia nelle capacità di una squadra che, negli ultimi anni, troppe volte ha deluso le aspettative. Ma il tempo stringe ed in questo momento il triste slogan della maggior parte dei tifosi palermitani sembra essere proprio “Vorrei ma non (prendo) posto”. Non sembra si registrerà qualche cambiamento a breve termine, ma ad oggi la storia è questa e, nonostante la fiducia del presidente Zamparini, non sembra presagire nulla di buono: come testimoniato proprio nell’ultima stagione, Palermo ha davvero tanto, troppo bisogno del suo pubblico.