Palermo, vietato sbagliare: contro il Pisa Dionisi si gioca la panchina
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Dionisi cerca di mascherare la sua frustrazione mantenendo l’equilibrio che lo ha sempre caratterizzato anche sul piano dialettico, ma alcuni segnali tradiscono il fatto che stia prendendo atto di difetti forse sottovalutati e che fatica a correggere. Il tecnico non riesce a trasferire ai giocatori tutto ciò che vorrebbe vedere applicato in campo. La vigilia dell’anticipo con il Pisa somiglia più a quella di un artigiano che spiega al datore di lavoro come il danno sia più grave del previsto, piuttosto che a quella di un allenatore in bilico. Come riportato dal Corriere dello Sport, Dionisi torna sulla sconfitta di Reggio, ammettendo di non aver gradito l’approccio e di essere rimasto sveglio la notte dopo il secondo gol subito, segnalando errori individuali e di reparto. Chiede un riscatto contro un avversario in grande forma («è l’unica squadra che ci ha battuto con due gol di scarto, la sconfitta dell’andata non mi è andata giù»), annuncia l’esordio di Magnani («è arrivato ben allenato, può giocare dall’inizio») e glissa sul mercato, ribadendo la necessità di restare concentrati sulla partita. Non convocati Saric, Nedelcearu e Appuah, vicini alla cessione.
L’intensità. Dionisi dà la sensazione di aver compreso che alcuni limiti del Palermo affondano le radici più lontano e che il suo lavoro da solo non basta a risolverli. «I 20 punti di distacco dal Pisa? A questo punto della stagione, difficilmente la classifica mente – afferma il tecnico – Non voglio trasmettere un messaggio negativo, ma il Pisa ha scelto l’intensità, ha costruito una squadra molto fisica e merita la seconda posizione. Però, nella partita singola possiamo colmare il divario, sfruttando le nostre qualità. Non possiamo però ripetere gli errori di Reggio». Come analizza il Corriere dello Sport, sulle possibili modifiche il tecnico spiega: «Abbiamo già cambiato disposizione (con il passaggio al 3-5-2) e interpreti. Gli errori? I ragazzi sono consapevoli, rivediamo le partite proprio per correggerli». Quanto alla difficoltà realizzativa: «L’allenatore non può fare gol, arriviamo spesso al tiro in area, ma serve più sicurezza e serenità negli ultimi 20 metri». E prova a smorzare i toni: «Tutti, dalla proprietà ai tifosi, ci aspettavamo qualcosa di diverso, ma non dobbiamo far sembrare tutto una catastrofe. Dopo due vittorie sembrava tutto risolto, e non era così. Dobbiamo migliorare e abbiamo i mezzi per farlo».
Le scelte. Nonostante le voci su Audero, che Osti ebbe alla Samp, Dionisi non vede un problema in porta: «Ho due numeri uno, la scelta tra Sirigu e Desplanches spetta a me. In quel ruolo serve continuità».