Palermo, vietato fallire con il Südtirol
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul match di oggi tra Palermo e Südtirol.
Dai fasti e dagli effetti speciali di Manchester alla dura realtà di questa Serie B da difendere con le unghie e con i denti. E se ovvio che ogni partita vale tre punti, questa di oggi contro il Südtirol di Bolzano vale un po’ di più. Nell’abusato gergo calcistico potremmo dire che vale il doppio, perché senza volere vestire i panni del profeta immaginiamo che la squadra altoatesina (matricola come il Palermo e per la prima volta nella sua storia tra i cadetti) sera una di quelle su cui fare la coca per tenere lontane le secche di coda. Del resto lo stesso Bisoli il giorno in cui si insedia sulla panchina del Sudtirol, sostituendo Greco che aveva rilevato a tempo Zauli esonerato alla vigilia del campionato, dichiarò senza pudore che suo obiettivo era salvarsi minuto dell’ultima partita.
Specialità in cui eccelle in quanto nella passata stagione evita la retrocessione in Serie C al Cosenza nell’ultimo spareggio contro il Vicenza. Poi, dopo tre sconfitte di fila. Il Südtirol ha messo insieme sette punti battendo Pisa e Como. E Bisoli è ancora imbattuto. Vuol dire che poi questa squadra costruita senza grandi risorse non è male, e che ha immediatamente sposato lo spirito battagliero del proprio allenatore. II Palermo punta sugli effetti mentali di questo ritiro a Manchester dove ha respirato l’aria del grande calcio, sulla spinta del Barbera, dove ha vinto due delle tre gare interne e sui prevedibili progressi maturati in queste due settimane di pausa sul piano dell’affiatamento. Perché rendimento della squadra di Corini è certamente migliorabile. In ogni reparto e in ogni ruolo. C’è una idea comune di gioco da affinare, ci sono rapporti personali da consolidare e per quanta visto in questi ultimi allenamenti potrebbe esserci anche qualcosa da modificare anche tatticamente.