Palermo vicino alla cessione. Viaggio nei club di Mansour: come opera nelle società fuori dal continente europeo

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma in merito alle società guidate da Monsour, il potenziale futuro patron del Palermo.

Uscendo fuori dal continente europeo, la holding controlla altre sei squadre e i risultati sul campo sono più soddisfacenti. Negli Stati Uniti, lo sceicco detiene l’80 per cento del New York City fin dalla fondazione nel 2013.

Un club giovane, in cui hanno militato a fine carriera ex campioni come Pirlo e Lampard e che l’anno scorso ha conquistato il suo primo titolo Major League. Nel 2021 ha vinto il campionato anche il Melbourne City a cui, dopo l’acquisto delle quote totali per 15 milioni di dollari tra 2014 e 2015, furono cambiati stemma e colori sociali, passando dal biancorosso al celeste del Manchester City.

Stesso cambio di look per il Mumbay City campione d’India nel 2021 e per il Montevideo City in Uruguay, che ha raggiunto la qualificazione alla Copa Sudamericana.

Nello stesso anno è stato inaugurato il nuovo centro sportivo: un complesso con campi, palestre, centro medico e uffici. City Group ha interessi anche in Cina, con il Sichuan Jiuniu. Nella holding, infatti, oltre al 78 per cento di Abu Dhabi, il 12 appartiene al fondo d’investimento cinese di Citic (il restante dieci è di Silver Lake Partners).

In questo caso, Mansour detiene il 28 per cento e il club milita in seconda divisione. Sempre in Asia, lo sceicco possiede una quota di minoranza nello Yokohama F·Marinos, club importante in Giappone ma da sempre controllato dalla Nissan, che ha mantenuto la maggioranza.