Palermo. Verso l’ultima trasferta al nord, un tour di oltre tremila chilometri

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’ultima trasferta del Palermo al nord.

Una Serie B da inseguire sempre e solo al nord. I play-off del Palermo volgono al termine e quella di domenica sarà l’ultima trasferta di questa stagione per i rosanero, che negli spareggi per la promozione hanno sempre dovuto affrontare sfide in alta Italia. Padova chiuderà un giro di viaggi che, per la squadra di Baldini, si è rivelato tra i più lunghi di sempre: gli 820 chilometri in linea d’aria che separano il capoluogo siciliano dall’«Euganeo» sono addirittura la seconda distanza più breve affrontata nei play-off di quest’anno.  Ben più lunga quella che ha inaugurato il cammino del Palermo, a Trieste (839 chilometri in linea d’aria, addirittura 1.574 su strada), così come quella del turno precedente a Salò (865 chilometri in linea d’aria). L’unica avversaria distante meno di 800 chilometri in aereo è stata la Virtus Entella, con «soli» 768 chilometri a separare Chiavari da Palermo.

Quasi un mese di viaggi lunghissimi, iniziato l’8 maggio con la partita del «Rocco» di Trieste, che terminerà domenica con l’ultima trasferta stagionale a Padova, prima di tornare in Sicilia per la finale di ritorno che assegnerà l’ultimo posto in Serie B. Ma mai, nella sua storia, il Palermo ha affrontato l’intero cammino nei play-off contro squadre del nord.

Non poteva di certo farlo nel 1999, quando i play-off erano suddivisi per girone e pure se i rosanero avessero eliminato il Savoia, avrebbero trovato davanti a sé un’altra campana come la Juve Stabia.  Si rischiò una situazione simile a quella attuale in Serie B, nel 2018, quando il Palermo eliminò il Venezia e poi trovò in finale il Frosinone, a sua volta vincente contro un’altra veneta, il Cittadella.

Lo scorso anno, infine, i rosanero di Filippi trovarono nel loro percorso solamente squadre del girone C: Teramo e Juve Stabia nella fase dei gironi e Avellino all’esordio nella fase nazionale, senza mai andare al nord. A differenza di quest’anno.