L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla trattativa tra Palermo e City Group verso il closing.
Con l’ufficializzazione della conferma di Castagnini nel ruolo di direttore sportivo, il Palermo ha di fatto occupato tutte le caselle dell’area tecnica e dirigenziale in vista della prossima stagione. O meglio, in attesa dell’ingresso definitivo del City Football Group, che potrebbe inserire una nuova figura (con Giovanni Gardini praticamente certo di far parte del team rosanero per la prossima stagione) o che, come avvenuto in altre situazioni – a Girona, in primis – potrebbe mantenere invariato l’organigramma per insediarsi solo nel consiglio di amministrazione. Quel che è certo, contratti alla mano, è che il Palermo 2022/23 ha già uno staff di dirigenti al completo, del tutto confermato rispetto alle precedenti stagioni targate Hera Hora.
Fuori dalla dirigenza, la prima conferma è stata quella di Baldini come allenatore, ma la sua permanenza ha inciso (e non poco) sulle scelte riguardanti i vertici del club. Perché il tecnico, dopo essersi guadagnato sul campo il rinnovo automatico di un anno previsto in caso di promozione in Serie B, ha chiesto di continuare a lavorare col gruppo che lo ha sostenuto sin dal suo ritorno in Sicilia. E per gruppo, oltre che allo staff tecnico, ha fatto riferimento a Castagnini. Anzi, ne ha proprio fatto nome e cognome, pubblicamente, mettendo sul piatto il proprio contratto in caso di mancata conferma del ds. Un’impasse durata giusto un paio di giorni, con Mirri che ha dato garanzie all’allenatore e col dirigente rientrato subito nella rosa dei nomi in corsa per la poltrona da direttore sportivo in vista della nuova stagione. Alla fine, il tutto si è risolto consegnandogli anche per il prossimo anno le «chiavi» dell’area tecnica rosanero, in modo da formare anche in Serie B il tandem con Baldini.
Castagnini, tra quelli in attesa di conferma, era l’unico ad avere il contratto in scadenza il 30 giugno. Anche per questo, è stato necessario formalizzare la sua permanenza a Palermo per il prossimo campionato, sebbene da giorni fosse ormai chiaro che nel nuovo corso ci sarebbe stato spazio anche per lui. È ancora legato al club, pur non essendo più amministratore delegato, Sagramola. Il dirigente, fino a pochi mesi fa, svolgeva due incarichi: uno nel consiglio di amministrazione (da amministratore delegato, appunto) e uno da direttore generale. In quest’ultimo ruolo è ancora lui ad essere in carica, con un futuro tutto da scrivere. Con l’imminente ingresso di Gardini, resta da capire se andrà ad occupare una casella nel Cda, senza dunque stravolgere l’organigramma; oppure se verrà inserito nei quadri dirigenziali del Palermo come direttore generale, posizione coperta ad oggi da Sagramola e che in passato Gardini ha già avuto in altri club (Treviso, Livorno, Verona e Inter). Intanto, il Palermo, ha già un dirigente sotto contratto in quell’area. Il resto, si vedrà con l’entrata definitiva del City Football Group.