Il Palermo perde il primo atto della semifinale playoff contro il Venezia, complicando notevolmente l’impresa in vista del ritorno al Penzo. 0-1 (qui le pagelle) al Barbera, deciso dalla prodezza di Pierini a inizio secondo tempo, una mazzata alla quale i rosanero non riescono a reagire. La magia della Favorita non basta ad accendere fino in fondo i ragazzi di Mignani che provano a ribaltare i pronostici ma senza successo, lasciando però ancora uno spiraglio in vista di gara 2 in Veneto.
Mignani cambia alcuni interpreti. Gomes titolare al fianco di Segre con Ranocchia spostato più avanti con Brunori, a supporto della prima punta Soleri. Torna Nedelcearu in linea con Lucioni e Marconi. Un 3-4-2-1 compatto per rispondere alla varietà di interpreti del Venezia. Vanoli sceglie Pierini e non Zampano.
Il primo tempo si rivela poco spettacolare, nonostante le potenzialità offensive di entrambe le squadre. Non brillano i due uomini più attesi, Matteo Brunori da una parte con 17 gol, Joel Pohjanpalo dall’altra da capocannoniere del campionato con 22 reti. Le migliori occasioni le ha il Palermo con i difensori, Lucioni prima di testa, Diakitè dopo col sinistro a giro. I rosanero provano a spingere ma gli manca la precisione nei passaggi decisivi. Il Barbera è travolgente (record stagionale con 32.752 mila persone) e la squadra di Mignani prova a sfruttarlo a proprio favore ma il Venezia non barcolla, sembra solo essere assopito. Il Palermo reclama anche un rigore per un timido colpo di mano del calciatore del Venezia.
Nella ripresa lo spartito sembra essere lo stesso, col Palermo che tiene palla ripetutamente ma non trova il varco giusto. Lo squillo più concreto è quello di inizio secondo tempo col sinistro da parte di Ranocchia che trova un’ottima coordinazione ma colpisce la palla troppo con l’esterno. Neanche il Venezia spicca per giocate e pericolosità ma alla prima situazione favorevole trova il vantaggio con Pierini. Lasciato libero di calciare, ma bravo a trovare la traiettoria giusta per beffare Desplanches. Col minino sforzo la squadra di Vanoli si porta in vantaggio e da quel momento, con esperienza e furbizia, gestisce il risultato concedendo poco al Palermo.
Come spesso è accaduto in stagione, i cambi non si rivelano decisivi nell’esito del match. Insigne non spicca, Di Mariano e Chaka Traoré provano a combinare sulla stessa fascia ma senza gradi spunti. Per Mignani la nota negativa è anche quella relativa agli infortuni di Lund e Desplanches, ancora da valutare. Brunori non sembra pimpante, così come Pohjanpalo dall’altra parte. Nonostante i tanti giocatori offensivi in campo e un Barbera caldissimo, manca concretezza nell’ultimo passaggio e il Venezia riesce a gestire senza particolari difficoltà.
Al Penzo venerdì servirà una grande impresa, forse non ancora nelle corde di questa squadra che manca ancora in personalità ed esperienza. La regular season ha detto chiaramente la differenza di valori tra le due squadre, ma l’imprevedibilità dei playoff lascia ancora spazio per un ribaltamento di scenario. La squadra di Vanoli, però, ha due risultati su tre al termine dei 180 minuti e con il gol di vantaggio conquistato in Sicilia si è spianata la strada. Servirà un Palermo oltre i limiti, che forse ancora in questa stagione non si è mai visto e che tutto il popolo rosanero sta aspettando.