Quella di venerdì sarà una partita molto importante. Il Palermo è reduce dalla vittoria contro il Lecco e vorrà ben figurare davanti ai propri tifosi, complice anche la sconfitta rimediata contro la Ternana nell’ultima sfida giocata al Barbera. Il Venezia di contro è ben strutturato, grazie anche la lavoro del suo allenatore. A mio avviso il fattore campo può giocare in favore dei rosanero”. Questo il pensiero di Enrico Buonocore ex centrocampista del Venezia, che ai microfoni di ilovepalermocalcio.com analizza Palermo-Venezia in programma venerdì sera.
Palermo-Venezia. Escl. Andelkovic: «Rosanero favoriti. A Vasic ho detto…»
Lei oggi è allenatore. Chi prenderebbe nella sua squadra tra Brunori e Pohjanpalo?
«Tra i due scelgo Brunori. Lo seguo dai tempi della Serie C con i rosanero ed è sicuramente un attaccante completo. Va sottolineato che non ha pagato il salto di categoria e questo non sempre si verifica. Può essere il fattore determinante della sfida di venerdì».
In questi giorni hanno tenuto banco le parole del patron del Lecco Di Nunno. Che idea si è fatto?
«Il Presidente Di Nunno è un personaggio particolare, che dice sempre quello che pensa. Questo però non sempre è giusto. Certamente la storia del nostro calcio racconta di episodi particolari. Prima magari creare certe situazioni era più facile, oggi qualsiasi comunicazione fatta anche al telefono può essere tracciata. Di Nunno però lo conosciamo ed è un personaggio che non ha peli sulla lingua».
Lei ha parlato degli episodi nel nostro calcio. Si riferisce anche a Venezia-Bari del 1999 quando giocava con i veneti?
«Non proprio. A volte ci sono situazioni di campo nelle quali a entrambe le squadre può andare bene un risultato. Quando segnò Tuta io ero già negli spogliatoi insieme a Taibi. Successivamente successe di tutto, ma furono solo semplici dinamiche di campo».