Palermo: vendeva mascherine a prezzi esorbitanti. Denunciato commerciante

Mascherine a prezzi spropositati in provincia di Palermo, con un ricarico fino al 235 per cento. Denunciato un commerciante di spezie e sequestrati 520 dispositivi di protezione individuale. I finanzieri della compagnia di Partinico hanno accertato che l’amministratore di un’impresa operante nel settore del commercio all’ingrosso di altri prodotti alimentari, per il reato di manovre speculative su merci sottoponendo contestualmente a sequestro 520 mascherine in tessuto vendute con ricarichi esorbitanti.

Le Fiamme gialle, insospettite dall’elevato prezzo di vendita di tali dispositivi di protezione individuati all’interno di un supermercato di Partinico che, tuttavia, applicava un minimo ricarico del 2,5 per cento, sono risaliti alla filiera giungendo al fornitore. Il titolare della società produttrice, con sede a Partinico, approfittando della carenza sul mercato locale, imponeva un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello solitamente praticato sugli altri prodotti commercializzati.

L’imprenditore, rifornendosi da una locale sartoria, aveva acquistato dal mese di marzo oltre 5.400 mascherine – tra l’altro risultate prive del parere di conformità – al costo unitario di un euro rivendendole poi sul mercato locale, gravato dalla carenza di dispositivi, tra i 2,80 e i 3,50 euro. Il riscontro analitico delle fatture di acquisto e di vendita ha consentito così di determinare un ricarico medio ponderato mai inferiore al 165%, con picchi tra il 180% e il 235% in alcuni casi, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda i quali, invece, prima dell’emergenza da Covid-19, si attestavano sempre tra il 15% e il 106%.

L’amministratore della società è stato deferito alla procura per manovre speculative su merci  che punisce chiunque ponga in essere manovre speculative su merci di prima necessità con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro. Le mascherine giacenti in magazzino sono state sequestrate.

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Redazione Ilovepalermocalcio