Palermo, undici partite sette terzetti diversi: il centrocampo è una giostra

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul centrocampo del Palermo con Corini che ha schierato sette terzetti diversi.

Il leader muscolare del centrocampo è pronto a tornare: con lui Corini spera di ritrovare quella sicurezza dell’intero reparto nei propri mezzi che al rientro dalla sosta è andata diradandosi. Contro il Brescia ci sarà anche Coulibaly.cheha smaltito la lesione alla gamba accusata prima dello Spezia e ha ripreso ad allenarsi in gruppo: partirà quasi certamente dalla panchina, ma averlo da schermo davanti alla difesa sarà fondamentale per il tecnico, che nelle ultime uscite ha visto la mediana poco reattiva su contrasti e seconde palle.

L’infortunio di Vasic, che ha effettuato ulteriori esami dopo il problema al retto femorale accusato con il Lecco, è apparso in via di guarigione e il suo recupero per domenica contro il Cittadella è concretamente possibile.

Il ritorno di Coulibaly amplia le opzioni a disposizione di Corini, che domani potrà contare su cinque centrocampisti: a Genova erano solo quattro, tre in campo e Stulac in panchina, tant’è che il tecnico per l’assalto finale ha optato per un cambio di modulo (più 4-2-4 che 4-4-2) con l’inserimento di Valente e il parco attaccanti composto da Brunori, Soleri e Mancuso. A differenza di difesa e attacco, la mediana non haancora trovatogli interpreti di riferimento per la formazione titolare: in undici partite Corini ha utilizzato sette terzetti diversi con l’unica conferma tra una partita e l’altra nel filotto Feralpisalò-Ascoli-Cosenza, in cui ha schierato Henderson, Stulac e Segre. Nel momento in cui sembrava che il tecnico avesse trovato la quadra lì in mezzo la sconfitta con i «lupi» ha rimescolato le carte: la sfida di Venezia arrivata subito dopo, è coincisa con il cambio di tutti e tre gli interpreti in mediana.