Palermo. Una vittoria che fa rumore, i rosa spaventano le altre big

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria del Palermo in casa della Triestina che mette paura alle altre avversarie.

Un calo nella ripresa non cambia i risultati. L’esordio del Palermo nei playoff è un segnale chiaro per Padova, Reggiana e Catanzaro (tutte e tre seconde nei rispettivi gironi), ovvero per le tre principali contendenti alla promozione in Serie B, ancora in attesa di scendere in campo. Tra le future avversarie impegnate nel primo turno di fase nazionale, la squadra di Baldini è quella che ha dato maggiormente l’impressione di poter andare avanti, tra le teste di serie. Una è crollata (la Virtus Entella, sconfitta dal Foggia in extremis), due sono state bloccate sul pareggio e solo un’altra, il Cesena, ha ottenuto un successo esterno come i rosa. Col brivido, perché quella traversa di Langella con successivo salvataggio sulla linea in pieno recupero sa di beffa, per il Mono poli, che per oltre un tempo ha spinto alla ricerca del pareggio.

Quello che emerge dalle gare d’andata è che tutte le teste di serie, chi più e chi meno, hanno dovuto affrontare momenti difficili. Si va dallo scivolone dell’Entella allo «Zaccheria» fino al gol subito nei minuti finali dal Palermo, che tra chi ha giocato in trasferta è senza dubbio quella che ha gestito più a lungo il vantaggio. I rosanero sono andati a pochi giri di lancette dal ripresentarsi al «Barbera» con due gol di scarto, una mezza ipoteca sul passaggio del turno (non va dimenticato che le teste di serie avanzano anche in caso di parità nel doppio confronto) che però è stata «alleggerita» dal gol di Rapisarda. Una rete che tiene vive le speranze della Triestina, ma non intacca di molto le certezze palermitane: una vittoria, un pareggio o perfino una sconfitta – ma solo con un gol di scarto – bastano e avanzano per staccare il biglietto verso il secondo turno della fase nazionale, lì dove il Palermo sarebbe certo di non incontrare nessuna delle seconde (Padova, Reggiana e Catanzaro, appunto) poiché da migliore terza avrebbe un posto tra le teste di serie, anche lì. Meglio il Palermo, dunque.

Meglio del Cesena, partito fortissimo e già in calo dopo mezz’ora a Monopoli, per quanto i romagnoli abbiano ottenuto lo stesso risultato del Palermo e nel finale abbiano avuto un’occasione colossale per fare tris e rendere quasi una formalità la partita di ritorno. Non la Feralpisalò, costretta all’inizio ad inseguire il Pescara e, dopo aver messo apparentemente il risultato in ghiaccio, s’è sciolta sotto i colpi degli abruzzesi per il definitivo 3-3 siglato dall’ex rosanero Rauti. Pareggio anche per la testa di serie meno in vista del lotto, quel Renate che si trova nel mucchio in quanto quarta classificata nel girone della vincente (il Padova) della Coppa Italia di Serie C. I brianzoli, nel botta e risposta con la Juventus Under 23 di Zauli, hanno racimolato un pareggio per 1-1 che comunque basta per avere due risultati a favore in casa nella partita di ritorno di giovedì prossimo. Dovrà invece vincere, per sperare nel passaggio del turno, la Virtus Entella. La rete di Curcio al 90’ ha ribaltato il fattore campo per il Foggia, che testa di serie non lo è, ma crea grattacapi come se lo fosse.