Palermo, una formazione base ci deve essere per non finire in un frullatore

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sull’0rganico messo a disposizione del City Group.

La sosta è stata utile per Corini, il «Genio» ha avuto modo di spiegare le sue idee in maniera più approfondita a Di Francesco e Coulibaly che avevano avuto un piccolo assaggio del suo calcio. Due pedine che possono dare tanto a questa squadra e che vanno inserite subito nelle rotazioni, perché alla ripresa c’è un ciclo verità. In ventuno giorni, infatti, il Palermo giocherà cinque partite: tre in trasferta (Ascoli, Venezia e Modena) e due in casa (Cosenza e Sudtirol). E fra queste cinque squadre almeno un paio pensano alla promozione proprio come il Palermo.

Dunque, bisogna ripartire forte e per farlo andrà sfruttato nel migliore dei modi l’organico che il CFG ha messo a disposizione di Corini. Non ci sarà bisogno di fare rivoluzioni ad ogni partita – una formazione base ci deve essere per non finire in un frullatore – ma è chiaro che Corini potrà permettersi di cambiare più di una pedina alla volta, anche per sfruttare le cinque sostituzioni che alla lunga possono diventare un vero fattore. Un anno fa – a parte Soleri – il Palermo ha trovato poco dalla panchina, adesso non dovrebbe essere più così.

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