Palermo. Un poker di vittorie lo spot di Baldini per vincere i playoff

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui playoff che si appresta a giocare il Palermo di Baldini.

Il motore del Palermo ha sprigionato negli ultimi giri più cavalli, che sono stati determinanti per salire sul podio al termine della penultima corsa. Adesso la squadra di Baldini si presenta ai playoff da migliore terza, posizione che agevola notevolmente il percorso agli spareggi perché consente — almeno fino all’eventuale arrivo in semifinale — di superare il turno in caso di parità nel doppio confronto. Per raggiungere il terzo posto, è stata decisiva proprio l’accelerazione dei rosanero a pochi metri dal traguardo dovuta, in particolare, al cambio di marcia fuori casa. Segno di una maturità fondamentale per poter competere con avversari di grosso calibro nella lotta all’ultimo biglietto per la serie B.

Il campionato del Palermo si è concluso con quattro vittorie consecutive, di cui le ultime due su campi difficili come Bari e Monopoli. Due sfide di alta classifica e, allo stesso tempo, un anticipo degli incontri di livello che si disputano ai playoff. Una chiara svolta per una squadra che fino a inizio marzo aveva vinto soltanto in due trasferte. Prima dei successi finali, per la verità, ce n’era stato un altro altrettanto pesante ad Avellino. Ma, dopo quei tre punti che consentirono di ritrovare la vittoria esterna dopo ben quattro mesi, arrivarono tre deludenti pareggi contro avversari di bassa classifica. Due di questi proprio in gare fuori casa ed entrambi terminati per 2-2.

Quello di Potenza è anche il primo motivo per comprendere la sterzata del Palermo da trasferta. Un pari in rimonta a dieci minuti dal novantesimo, con i rosanero usciti dal campo evidentemente soddisfatti per essere riusciti a recuperare lo svantaggio. Ma Baldini non era dello stesso avviso: l’allenatore si scagliò a fine gara contro una parte della squadra, accusandola di non impegnarsi al massimo e di non ascoltarlo. Uno sfogo pubblico per dare una scossa e far capire la mentalità richiesta: non dobbiamo essere contenti di un pareggio, dobbiamo giocare per vincere. La reazione non fu immediata e una settimana dopo arrivò un altro deludente 2-2 a Pagani. Poi, Baldini e i giocatori si allontanarono a causa del Covid-19 che colpì il mister. La palla passò al vice Nardini, con due vittorie nette contro Taranto e Picerno, quest’ultima senza subire gol. Qui entra in gioco l’altro motivo della svolta ed è legato alle scelte di Baldini e del suo staff. Innanzitutto, da quelle gare casalinghe vinte, si è puntato su un blocco di titolari, mettendo fine agli esperimenti e ai continui cambi di formazione. Ormai è chiaro chi siano gli uomini del 4-2-3-1 e, dopo cinque mesi alla guida del Palermo, l’allenatore ha messo a fuoco ogni elemento, dando una valutazione sull’aspetto tecnico ma anche sulla corretta interpretazione tattica. Ora potrebbe esserci solamente qualche minima variazione. Di questa continuità può aver beneficiato la fase difensiva, perché nelle ultime tre partite il Palermo non ha preso reti.