L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul mese di scontri diretti che attende i rosanero.
Un mese, cinque partite, quattro scontri diretti. Due di questi subito in casa. La stagione del Palermo passa da qui, con un’altra sosta a metà novembre. Per arrivarci, però, Corini deve trovare garanzie. Quelle che da un mese a questa parte non si vedono, perché tanto è passato dalla vittoria casalinga col Genoa. L’ultima, per i rosanero, prima di riaprire una crisi che sembrava chiusa con quel successo. No, invece, perché nelle sfide seguenti si è rivisto il Palermo di prima. Quello che ha rischiato di subire la rimonta a Bari, quello che lasciava prateria all’Ascoli e, soprattutto, quello che apparentemente mai sceso in campo a Reggio Calabria.
La sconfitta di Terni ha analogia sinistre con quella in terra calabrese, non solo nel risultato, in totale sono cinque ko nelle ultime sei giornate: forse non troppi per avviare una riflessione sulla permanenza del tecnico scelto dal City Group dopo un lungo processo decisionale, ma sicuramente abbastanza per parlare di un Palermo in caduta libera. La risalita adesso passa da due turni fondamentali e da un mese pieno di scontri.