Palermo, un intero quartiere piange per Giorgia

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla tragedia di Giorgia la donna incinta morta a Villa Sofia.

Gennaro andrà via assieme alla sua mamma che non è riuscita a metterlo al mondo. Per Giorgia Migliarba, 28 anni, sarebbe stato il quarto figlio di quella famiglia unita nella buona e nella cattiva sorte che l’ha vista morire al sesto mese di gravidanza dopo una disperata corsa all’ospedale di Villa Sofia dove era arrivata già in arresto cardiaco. Dopo un primo esame, il magistrato non ha ritenuto necessario eseguire l’autopsia e la salma è stata riconsegnata ai familiari e riportata nella casa di via Girardengo, allo Zen 2. Nessuna indagine, la sua è una tragica morse naturale.

Oggi alle 13 i funerali nella chiesa di San Filippo Neri, poi una passeggiata del feretro fino a Ballarò, quartiere di origine della giovane mamma. Era una ragazza amata da tutti Giorgia, forse proprio per questo ieri nel quartiere dormitorio è partita una gara di solidarietà per poter pagare he spese dei funerali e della bara. Una famiglia che da quasi due mesi vive sulla soglia delle povertà: il marito Francesco non ha una occupazione, il reddito di cittadinanza è stato revocato, restano solo i soldi degli assegni per i figli di 2, 6 e 8 anni.

Un dramma nel dramma raccontato adesso dettagliatamente da quello che è stato, nei fatti, il papà adottivo di Giorgia e compagno della madre. I genitori della ragazza, infatti, sono separati da Quando lei aveva tre anni e Santo Bontà, come racconta con la voce rotta dal pianto, quella bimbe se l’è cresciute. Il racconto di quella tragica giornata. il 12 settembre scorso, è un po’ diversa da quella che è rimbalzata dopo la notizia della sua morte in ospedale. Chiarisce che nessuno dei familiari 0 amici della ragazza ha mai danneggiato la struttura ospedaliera. Del resto, lo stesso direttore del pronto soccorso del Cervello. Tigiana Maniscalchi, aveva confermato che non c’era stata alcuna intemperanza nel confronti dei medici che, come dice Bontà, «sono stati invece stupendi. Una dottoressa ha cercato per quasi un’ora di rianimare Giorgia non abbiamo proprio nulla contro l’ospedale. Semmai il nostro rammarico è proprio quell’ambulanza chiamata alle 11.20 e arrivata allo Zen s0lo un’ora dopo. Ci hanno detto che si sarebbe mossa dal Cervello..».