L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro la Triestina.
Il Palermo vince a Trieste e mette una grossa ipoteca sul passaggio del turno con un successo che è stato frutto soprattutto di una gran prima frazione, ma in realtà la partita è stata la classica contesa da un tempo ciascuno. Nella ripresa infatti la squadra di Baldini deve ringraziare soprattutto il portiere Massolo, che ha evitato che la Triestina mettesse prima le radici di una rimonta che nel finale è parsa possibile. La squadra di Bucchi è stata invece double face: incerta, molle e in sofferenza nei primi 45 minuti, grintosa, arrembante e spesso pericolosa nella ripresa, tanto che alla fine il pareggio sarebbe stato meritato.
Le mosse La Triestina, come per tutta la stagione, è stata penalizzata soprattutto dagli infortuni. Negro e Lopez, pedine fondamentali per questa squadra, sono stati rischiati anche se un po’ acciaccati, ma il primo ha alzato bandiera bianca dopo 15 minuti, l’uruguaiano invece alla mezz’ora. A quel punto per la Triestina, già in difficoltà sulle ficcanti ripartenze del Palermo, nel finale del tempo è stata notte fonda, tanto da venire affondata da due abili giocate della coppia Valente-Floriano. Al 41’ Luperini ha lanciato in profondità Valente che di prima ha messo in mezzo un rasoterra letale che ha attraversato l’area e sul quale è arrivato tutto solo Floriano a infilare. Pochi minuti dopo, in pieno recupero, è arrivato il raddoppio quasi in fotocopia: ancora Valente sulla destra è andato via a Volta e ha messo in mezzo, la palla è passata tra Rapisarda e Brunori, ma dietro a loro Floriano ha bruciato St Clair e ha messo in rete.
Ripresa di tenore totalmente opposto: il Palermo ha gestito male il doppio vantaggio, la squadra di Bucchi ha cambiato atteggiamento, si è messa a tre in mezzo ed è andata vicina al gol in tante occasioni, quasi sempre con uno scatenato Rapisarda, che già dopo pochi minuti, servito dal neo entrato Sarno, da posizione angolata ha preso la traversa. Lo stesso Rapisarda ha poi impegnato Massolo, che si è superato poco dopo sulla doppia conclusione prima di Crimi e poi di Galazzi da pochi passi. Il meritato gol è arrivato nel finale: su una punizione dalla sinistra di Sarno, dietro a tutti è spuntato il solito Rapisarda che di testa ha segnato, tenendo ancora viva la fiammella della speranza della Triestina: per passare il turno, però, ora gli alabardati dovranno a vincere a Palermo con due reti di scarto.