Palermo, un girone da retrocesso. Il mercato può essere la soluzione?
Un risultato tanto messo in conto, quanto insperato. La sconfitta subita poche ore fa dal Palermo ad Empoli sa di condanna in serie B. È vero che resta ancora un intero girone da giocare, ma i sette punti che ormai separano i rosanero dai toscani quartultimi hanno tutta l’aria di essere una distanza incolmabile. Specialmente se si tiene conto dei prossimi impegni stagionali degli uomini di Eugenio Corini. La prossima settimana il Sassuolo in trasferta, poi l’Inter in casa ed il Napoli al “San Paolo”, prima di tornare tra le mura del “Renzo Barbera” in occasione di un nuovo scontro diretto, quello contro il Crotone.
E siccome la corsa salvezza deve essere fatta sull’Empoli, non si può non dare un’occhiata anche ai match che attendono gli azzurri di Martusciello, nell’ordine contro Sampdoria, Udinese, Crotone e Torino. È vero che si ragiona partita dopo partita, ma in certi casi è impossibile non fare i conti con il calendario ed a prima vista sembra che difficilmente il Palermo possa accorciare le distanze che lo separano dai toscani prima di ospitare il Crotone. Niente pessimismo, solo realismo: ad oggi la salvezza dei rosanero è una vera e propria utopia. Basti pensare che nella sciagurata annata terminata con la più recente retrocessione, al giro di boa i rosanero contavano 15 punti, ben 5 in più di quelli attuali.
Tornando comunque al passato più recente ed analizzando la sfida andata in scena dalle 18 allo stadio “Castellani”, la sensazione è che il Palermo sia sceso in campo per portare a casa un punto piuttosto che provare a vincere. Un atteggiamento sbagliatissimo se l’obiettivo è salvarsi e di fronte hai una diretta concorrente. Dopo poco più di 10 minuti a buoni livelli, seppur con poche occasioni vere create, i rosanero hanno ceduto il passo ai padroni di casa che dal canto loro sembravano accontentarsi di un punto che avrebbe comunque mantenuto a distanza i siciliani. Quello disputato in Toscana è stato un match noioso ed equilibrato, uno di quelli destinati a terminare a reti inviolate, che può essere deciso in un senso o nell’altro solo da un episodio.
E cosi è stato, proprio come avvenuto contro il Pescara. Questa volta l’autore dell’ingenuità valsa il rigore per i padroni di casa è stato Cionek, che ha macchiato in pochi istanti quanto di buono fatto fino a quel momento dall’intero reparto difensivo. A poco è valso il forcing dei minuti finali, un pressing che forse sarebbe dovuto iniziare qualche minuto prima. Così come qualche minuto prima mister Corini avrebbe dovuto chiamare in causa Diamanti. Insomma, un autentico disastro. Così come disastroso è l’unico aggettivo che può definire l’intero girone di andata del club di viale del Fante.
Normalmente le speranze di salvezza andrebbero a questo punto riposte nel mercato di riparazione, ma le rivoluzioni di gennaio non hanno mai portato fortuna. Se a questo si aggiunge poi la voce secondo la quale il mercato del Palermo sarebbe stato condizionato dal risultato di Empoli, ecco che si affaccia la triste ipotesi di una campagna votata a tante cessioni per far cassa e qualche acquisto che potrebbe fare eventualmente comodo l’anno prossimo in serie B.
Aggrapparsi al mercato adesso è lecito e forse anche un po’ ingenuo, l’unica certezza è che tutto dipenderà dalle reali intenzioni del presidente Zamparini.