Palermo, un finale shock: sette mesi al top dalla super strigliata allo slogan promozione
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’epilogo brusco di Baldini al Palermo.
Da Natale a fine luglio. Un film durato sette mesi nel quale c’è tutto Silvio Baldini, nel bene e nel male, col suo modo di essere mai banale e sempre fuori dal coro. Che da un lato è la sua forza, ma dall’altro anche l’aspetto che ha condizionato la sua carriera. Sette mesi tirati al massimo, fino al punto di rottura, in modo inaspettato.
L’uomo che non scende a compromessi si è separato ancora una volta dal Palermo in modo forte, se 18 anni fa era stato l’esonero di Zamparini, dopo la sconfitta con la Salernitana in casa questa volta è stato il tecnico toscano a spiazzare tutti con delle dimissioni irremovibili. Bianco o nero, un po’ come il rosa e il nero, colori a contrasto anche questi che ha fatto diventare di nuovo vincenti, senza zone grigie.
Perché se la testa gli dice una cosa è quella. Come il voler portare il Palermo in serie B. Lo ha detto appena è arrivato al posto di Filippi, passando pure per matto, perché nessuno ci credeva. Soltanto lui ha avuto la forza di entrare nelle menti del giocatore convincendoli che si poteva fare.