
Una sconfitta che mette a nudo tutti i limiti di un Palermo fragile e incompleto. Come già accaduto a La Spezia, sono state le scelte tattiche in corso d’opera a dare il via alla rimonta avversaria, fino al sorpasso finale della Cremonese.
Come evidenziato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, “la stanchezza ha tolto tante certezze al Palermo, con sei giocatori che hanno chiuso con i crampi”, ma è stato soprattutto il modo in cui Dionisi ha ridisegnato la squadra a togliere punti di riferimento ai rosanero, mentre la Cremonese, con i subentrati Valoti e Collocolo, ha trovato la spinta decisiva per completare la rimonta.
Se nel primo tempo la squadra aveva retto bene grazie anche ad Audero, dal 2-0 in poi il Palermo ha perso ogni certezza, lasciando ampi spazi e concedendo tre gol in cui gli avversari sono entrati in porta senza ostacoli. Il primo segnale di allarme era arrivato già alla mezz’ora dalla fine, quando Audero ha rischiato di uscire per crampi. Da lì in poi, Dionisi ha operato cambi forzati senza però mai abbandonare il 3-4-2-1.
Il cambio più discusso è stato quello di Gomes, che dopo il gol aveva trovato fiducia e stava garantendo copertura in mezzo al campo. La sua uscita, accolta dai mugugni del Barbera, ha spalancato la strada alla Cremonese, che ha potuto controllare il centrocampo e creare pericoli con continuità. Inoltre, la necessità di sostituire Ceccaroni ha portato alla scelta di Vasic, con Blin arretrato a braccetto sinistro, un ruolo totalmente innaturale per lui.
Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia sottolinea come il caos tattico abbia portato a conseguenze inevitabili: “il 2-2 di Valoti è sembrato quasi una conseguenza naturale di un simile disordine”, con Diakité ancora una volta in ritardo su Azzi e la difesa incapace di allontanare il pallone. Il terzino, fischiatissimo al momento del cambio, è stato sostituito solo nel recupero, con Lund al suo posto e Vasic adattato a tutta fascia.
La confusione tattica si è trasformata in confusione mentale e la Cremonese ha ringraziato, completando il sorpasso. La lezione di La Spezia, dove un cambio in difesa aveva stravolto la partita, non è servita a nulla. Ora il Palermo avrà due settimane di riflessioni e malumori, con il futuro di Dionisi sempre più in bilico.