Palermo, un altro tassello per tornare al 4-3-3: più libertà agli esterni

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un eventuale cambio modulo per Corini.

L’arrivo di Insigne sarà il primo tassello di un cambio di rotta sul piano tattico: in tal senso Corini potrebbe passare dal 3-5-2 che lo ha accompagnato da dicembre in poi al 4-3-3, modulo che aveva utilizzato da settembre a novembre con esito poco felice. Stavolta però il tecnico avrà dalla sua parte interpreti con doti più offensive, ai quali non sarà necessario chiedere un lavoro a tutta fascia. Una delle lacune del 3-5-2 era la difficoltà di trovare equilibrio tra un gioco sbilanciato troppo in avanti o troppo all’indietro, con gli esterni costretti agli straordinari e a una gestione complicata delle energie nell’arco dei 90 minuti; anche gli infortuni hanno inciso negativamente, al punto che sulla fascia destra si sono alternati cinque elementi (Elia, Di Mariano, Valente, Buttaro e in un paio di circostanze perfino Segre).

L’aggiunta dell’ex Frosinone offrirà a Corini la possibilità di assegnare compiti diversi a terzini (difendere) ed esterni alti (attaccare), in attesa che dal mercato arrivino altri profili per rendere la rosa ancora più efficace: probabile l’innesto di un’altra ala sinistra qualora Mancuso venisse utilizzato come vice Brunori, mentre in difesa servirà un altro terzino mancino in grado di alternarsi con Aurelio. In ritiro il tecnico punta anche ad avere risposte da chi, come Di Mariano e Valente (qualora dovesse ri- manere), lo scorso anno aveva già giocato in un 4-3-3. Per il numero 10, apparso a proprio agio sia da esterno nel tridente che da quinto a destra nel 3-5-2, i dubbi sono principalmente di natura fisica: lui sta lavorando intensamente per tornare al meglio dall’infortunio al ginocchio, l’auspicio è di averlo a pieno regime per l’avvio di campionato.