Palermo, uccisa sulle strisce da un camion. La figlia: «La telefonata un colpo al cuore. Me l’hanno rubata»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’incidente mortale avvenuto ieri mattina in Viale Lazio in cui ha perso la vita una donna di 76 anni.

Ecco il racconto:

Un camion dell’Esercito l’ha falciata e uccisa mentre attraversava la strada all’altezza dell’incrocio tra viale Lazio eviadelle Alpi. Un impatto che non ha dato scampo a Maria Bignardelli, una insegnante in pensione di 76 anni. L’incidente è avvenuto ieri mattina poco dopo le 10, quando la signora, residente in viale Lazio e da Lanti conosciuta come Marisa si è incamminata per raggiungere la palestra che frequentava tre volte a settimana. La donna, molto attiva e brillante, madre di tre figlie, ha attraversato viale Lazio, dove si trovano il semaforo e le strisce pedonali, ma su di lei è piombato il mezzo pesante diretto alla caserma Cascino di via Isaac Rabin e condotto da A.C, un militare di 49 anni con una lunga esperienza alla guida di veicoli speciali. A bordo del camion c’era pure un altro militare.

Marisa Rignardelli è finita pesantemente sull’asfalto e ha perso i sensi. Da viale Lazio è stato subiro lanciato l’allarme ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 e i medici rianimatori, che hanno compiuto diverse manovre per tentare di strappare la signora alla morte. Ma è stato tutto inutile. In cielo si è alzato un elicottero delle forze dell’ordine. che ha sorvolato la zona. Il corpo della vittima è stato coperto con un telo in attesa dell’arrivo del medico legale, mentre il tratto di viale Lazio è stato chiuso al traffico dagli agenti della polizia e dai vigili urbani, che conducono le indagini sul tragico impatto. Drammatiche le scene di dolore in viale Lazio, dove è giunta una delle tre figlie della donna, Elena Vitale. «Doveva attraversare solo una strada – dice in lacrime la figlia più piccola, Elena Vitale – e invece ora non c’è più, Me l’hanno strappata».

Ha ricevuto una telefonata dalla portiera del suo stabile, Elena, e ha saputo così dell’incidente capitato alla madre.«Ho capito subito dal tono della sua voce che era accaduto qualcosa di grave – racconta la figlia – sentivo le sirene delle ambulanze e capivo che stavano correndo per salvare mia madre. La strada era chiusa, ho fatto fatica a raggiungere viale Lazio. Quando sono arrivata la stavano rianimando in ogni modo. Mia madre non rispondeva né a me né ai sanitari. A un certo punto mi hanno detto che non c’era più niente da fare. Non ha fatto in tempo ad arrivare nemmeno in ospedale, è morta lì in strada. L’hanno coperta con un telo, lo guardavo. Lì sotto c’era mia madre senza più vita. Io ancora non ci credo».

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Redazione Ilovepalermocalcio