Palermo, tutto fermo tranne il tempo
Ancora una decina di giorni per il closing. Se tutto andrà bene, la trattativa si concluderà con ben 41 giorni di ritardo rispetto al termine prefissato lo scorso marzo. Ritardo che il Palermo non può più permettersi.
Eloquenti le parole del responsabile del settore giovanile, Dario Baccin, rilasciate lunedì: «Il lavoro deve andare avanti, ci sono giocatori da riscattare e da acquisire, campi da affittare e convenzioni da rinnovare. Noi siamo fermi su tutto e la società deve avere il dovere di andare avanti. Siamo tremendamente in ritardo, sia io che i miei collaboratori siamo in scadenza e dobbiamo cercare di guardarci intorno. Quando la società ha dei giocatori bravi in scadenza, deve premurarsi in tempo. Lo stesso vale per i dirigenti. Qui c’è un settore giovanile che funziona bene, ma arriva un momento in cui servono le garanzie».
Poco da aggiungere a queste dichiarazioni. Se anche chi è all’interno e vive sulla pelle l’andazzo della società, vede tutto fermo, allora c’è qualcosa che non va. Baccaglini da ormai oltre un mese è alle prese con banche ed avvocati per giungere al famoso closing; Zamparini ha il divieto di intervenire in attesa della chiusura della trattativa e intanto il tempo scorre.
Il nuovo ultimatum è fissato al 10 giugno, ma se c’è una data da non sforare assolutamente è quella del 30. Data che coincide con la chiusura di un’annata calcistica, di scadenze di contratti di calciatori e dirigenti, di licenze, iscrizioni e chi più ne ha più ne metta. Oltre il 30 giugno si entra nel vivo del calciomercato, una campagna acquisti, questa estiva, alla quale il Palermo non può permettersi di arrivare impreparato. Ma tutto lascia supporre che ci arriverà.
A circa 30 giorni dall’apertura delle trattative estive, il club rosanero non conosce ancora l’identità del futuro allenatore, del futuro direttore sportivo e, perché no, neanche quella del nuovo presidente. Proprio il nuovo presidente, in settimana dovrà tenere degli incontri importanti. Oltre a quelli inerenti al closing, dovrà infatti iniziare a pensare alla nuova stagione, con una serie di incontri per andare a formare un nuovo quadro dirigenziale. Al momento l’unica certezza in vista della prossima annata sembra essere lo sponsor tecnico: terminato il contratto con Joma, si ritornerà alla Legea.
Il closing adesso passa in mano agli avvocati, che in quel di Londra stanno analizzando le ultime carte per favorire il passaggio di quote entro il 10 giugno. Nel frattempo Baccaglini torna in Italia e corre contro il tempo, per regalare una nuova vita al Palermo che verrà.