Palermo, tutti pazzi per il Marina Yachting
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul nuovo molo turistico al Porto di Palermo.
Il palermitano è un tipo strano: o ama incondizionatamente oppure odia con lo stesso vigore. Nel caso del Palermo Marina Yachting o Molo Trapezoidale che dir si voglia, è scattata un’infatuazione da primo appuntamento. Meravigliosa. Perché ieri mattina circa tremila persone si sono riversate alla Cala e nel pomeriggio erano già raddoppiate, e la sera è arrivato il popolo della notte: un flusso continuo, soprattutto famiglie con i bambini e giovani, tantissimi giovani. Chi prendeva il sole, chi immergeva una mano nel lago a sfioro, chi semplicemente passeggiava e commentava, chi correva e chi andava in bicicletta, chi prendeva un gelato e andavaasedersi nell’anfitearro a guardare il mare. Prove di normalità sostenibile in un luogo nuovo di zecca. Riappropriazione debita, verrebbe da dire, di un rapporto negato.
Tutto un coro, «non pare Palermo», con le inevitabili variazioni sul tema, «sembra Barcellona/Bilbao/Copenaghen» di chi ha viaggiato e si erge a globetrotter oppure, già più ascoltata. «lo rovineranno subito», e fanno un segno da #machecipossiamofare. Eppure no, al netto dei vigilantes e delle 420 telecamere già attivate, sembra proprio che la città si sia riversata felice in uno spazio che le appartiene. E di cui finora non si racconta: la sorpresa è tangibile, «ma dov’era quest’acqua?. «Ho visto le immagini ieri inte ho chiesto a mio marito, ma dov’è questo molo? E siamo qui» dice Mariella a Calvaruso che si trascina dietro (un’adolescente felice di postare reels con la fontana come sfondo).