Palermo. Tutti a caccia del biglietto, con l’Entella sarà sold-out. Lo stadio si scopre piccolo
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di domani tra Palermo e Virtus Entella con la caccia fino all’ultimo biglietto.
«Biglietti esauriti!». Alle 10,53 arriva la comunicazione che i tifosi rosanero, in coda allo stadio per accaparrarsi gli ultimi tagliandi rimasti per Palermo-Entella, non avrebbero mai voluto sentire. Sabato sera, il “Barbera” sarà ancora una volta pieno nei play-off per la promozione in serie B, ma la passione si è fatta ancora più travolgente. Se con la Triestina il tutto esaurito era stato raggiunto un giorno prima della partita, per il ritorno dei quarti di finale con i liguri il sold-out è arrivato con due giorni di anticipo.
Del resto, era chiaro dall’andamento della prevendita nella prima giornata: con i giuliani furono venduti diecimila biglietti; con i biancocelesti, oltre 31mila in meno di 24 ore dall’inizio della vendita libera. Più il Palermo va avanti e più la partecipazione dei tifosi aumenta. Tanto che, con la messa in vendita di mille tagliandi a visibilità ridotta nelle due curve e in tribuna coperta, si sono raggiunte cifre già viste in serie A. Quando arriva l’avviso dei biglietti terminati, la gente in coda è incredula e va via dallo stadio sconsolata. Poco prima, la speranza è palpabile. C’è chi parla al telefono dicendo: «Sono qui allo stadio, speriamo di farcela». Chi spiega che «al punto vendita di Partanna Mondello mi hanno detto che l’unica soluzione è lo stadio».
Ma il tentativo va a vuoto. Dopo la delusione, si passa alla rabbia dei pochi rimasti: «Durante il campionato, però, non c’era nessuno. I faccioli sono tutti qua adesso», uno dei commenti. Poi, i tifosi delusi si confrontano per capire il motivo per cui il pubblico adesso va allo stadio: «È per i prezzi bassi! Zamparini faceva bene a mettere i biglietti a 40 euro». Un altro risponde: «Non è questione di prezzo. È che cercano il Palermo solo perché sta andando in B. Non seguono la squadra col cuore». C’è anche chi spiega a chi è poco esperto di tecnologia perché i tagliandi sono stati polverizzati: «Ormai, tutti fanno i biglietti online. Io, per esempio, ho visto che in corso Tukory si ammazzavano per prendere il biglietto e allora mi sono messo al computer: in cinque minuti li ho fatti».