Cinque giornate alla fine della stagione regolare, poi sarà tempo di playoff. E mentre la città si interroga sulle reali possibilità della squadra, arrivano voci autorevoli a infondere fiducia ma anche a richiamare all’equilibrio. Intervistati da Alessandro Geraci per Repubblica Palermo, Gianni De Biasi, Francesco Guidolin e Leandro Rinaudo offrono spunti, analisi e qualche consiglio per provare a scrivere un finale diverso.

«Il Palermo può giocarsela fino in fondo», afferma senza esitazione Gianni De Biasi, ex centrocampista rosanero e oggi tecnico di esperienza internazionale. L’allenatore, che ha guidato tra le altre Torino, Udinese, Albania e Azerbaigian, avverte però che nulla sarà semplice: «Bisogna arrivare con una preparazione perfetta e star meglio degli altri anche a livello psichico. I playoff sono un campionato a parte».

L’ultima occasione persa è quella di Bari, dove i rosanero sono caduti nel consueto mix di errori e disattenzioni, pagati a caro prezzo con un gol subito in seguito a un passaggio sbagliato di Ranocchia. Una sconfitta che ha spento l’entusiasmo riacceso dalle due precedenti vittorie su Salernitana e Sassuolo. «Il Palermo era in rampa di lancio – ammette De Biasi – ma a Bari è ricaduto per una cavolata difensiva. Peccato, fare risultato sarebbe stato fondamentale».

Lo stesso sentimento misto tra fiducia e prudenza è condiviso da Francesco Guidolin, artefice della storica promozione in Serie A del 2004. «Serve una rosa al completo, senza infortuni gravi. Deve coesistere un mix di entusiasmo e salute, le due parole chiave in questo tipo di percorso», spiega l’ex tecnico, intervistato anch’egli da Repubblica Palermo. E aggiunge: «Io i playoff non li ho mai giocati, ho sempre vinto prima, ma li ho osservati: chi arriva con le pile scariche, difficilmente riesce ad andare avanti».

Guidolin riserva parole importanti anche per l’uomo copertina del Palermo: Joel Pohjanpalo. L’attaccante finlandese è andato a segno nove volte nelle ultime nove uscite e rappresenta oggi la principale certezza offensiva. «Lo conoscevo già, è il classico centravanti che può fare le fortune di qualsiasi allenatore. Deve solo continuare così», dice l’ex tecnico, che sogna un ritorno in A per i colori che ha contribuito a riportare nel grande calcio: «Mi auguro che il Palermo ce la faccia, sarebbe una soddisfazione per tutti, anche per me».

A chiudere il cerchio è Leandro Rinaudo, palermitano, ex difensore e dirigente del club, che conosce bene lo spogliatoio e il valore delle sensazioni collettive. «Quando iniziano i playoff, comincia un altro campionato. Conta la continuità, ma anche l’onda positiva che può trascinarti. L’ho provata sulla mia pelle. È un’alchimia condivisa che senti nell’aria», racconta l’ex difensore di Napoli e Juventus.