Palermo, tre partite e tre pareggi. Un mese e mezzo fa con gli stessi risultati Corini sarebbe stato crocifisso
Tre partite e tre pareggi. Un mese e mezzo fa con gli stessi risultati Corini sarebbe stato crocifisso
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma attraverso un articolo a firma di Luigi Butera sul confronto tra Mignani e Corini.
Il passaggio da Corini a Mignani alla guida del Palermo riflette un cambio di atteggiamento nei confronti della gestione dei risultati della squadra. Mentre Corini era stato criticato per una serie di pareggi, Mignani sembra godere di un maggiore grado di pazienza e comprensione. Questa tolleranza si spiega con la sua recente nomina e il riconoscimento del fatto che aveva bisogno di tempo per valutare la squadra e il “materiale” a sua disposizione.
È evidente che Mignani ha ereditato una squadra che non era in condizioni ottimali, come dimostrato dall’esonero di Corini e dall’attuale lotta per posizioni non al vertice, ma per il sesto o quinto posto, con la speranza di approfittare di eventuali passi falsi del Catanzaro. La serie di pareggi recenti contro squadre come Sampdoria, Cosenza e Parma è stata vista più come un periodo di rodaggio che una serie di fallimenti.
Tuttavia, la pressione è in aumento affinché Mignani ottimizzi le prestazioni della squadra. La partita imminente contro una Reggiana in difficoltà rappresenta un’opportunità cruciale per invertire la tendenza alla “pareggite” e iniziare a raccogliere vittorie che possono rafforzare l’autostima della squadra. Con i play-off che non sono ancora garantiti, è essenziale che il Palermo inizi a ottenere risultati positivi per arrivare ai playoff con un impeto vincente, impressionando anche gli avversari e rafforzando una mentalità competitiva.
Concludere le prossime quattro partite con successo non solo migliorerebbe la posizione del Palermo in vista dei playoff, ma servirebbe anche a consolidare una mentalità vincente che sembra essere diminuita nel tempo. Sarà fondamentale per Mignani dimostrare che può trasformare il potenziale in risultati tangibili, soprattutto in un momento così critico della stagione.