L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo sul traffico il tilt.
Nelle due giornate di debutto del Palermo Marina Yachting, negli 800 metri di lungomare che hanno cambiato il volto del molo trapezoidale attorno al Castello a mare si sono riversate oltre 40mila persone. E nel prevedibile assalto di palermitani e turisti non tutto andato come previsto. Il tema, adesso, governare quel tratto di costa, a pochi metri dal centro, che diventerà un punto fermo della movida. La prima contromisura l’ha decisa ieri sera l’Autorità portuale: l’area adesso resta chiusa di notte, fra le 1,30 (le 2,30 nei weekend) e le 6 del mattino. Sabato e domenica le migliaia di visitatori hanno trovato pochi cestini (settanta), e qualche incivile ha lasciato lattine, bicchieri, fazzoletti di carta, alcuni dei quali sono finiti a galleggiare nel laghetto artificiale. C’è stato pure il primo atto di vandalismo: un cuore stato disegnato sul prospetto di uno dei locali. Tutto questo mentre le strade attorno, a partire da via Cala, si trasformavano in un budello di auto in doppia fila.
Sui rifiuti hanno rimediato i dipendenti della Osp, la società privata alla quale l’Autorità portuale di Pasqualino Monti ha affidato la gestione dei servizi portuali. L’azienda con a capo Giuseppe Todaro, che anche il presidente della Rap, a gestire la raccolta dell’immondizia dell’area portuale e i parcheggi del nuovo quartiere sul mare. Per avere un’idea di quello che successo nei primi due giorni, l’autocarro con una capacità di cinque metri cubi è stato caricato e svuotato una trentina di volte al giorno, con tre operatori fissi in azione e l’ausilio di una spazzatrice. A breve arriveranno altri settanta cestini per contenere la produzione di immondizia di un’area dove sorgono diversi ristoranti, una birreria, una torrefazione, una pasticceria e una gelateria. Le altre due questioni aperte sono la sicurezza e la viabilità. Per quanto riguarda la prima, oltre all’implementazione della vigilanza privata e alle 420 telecamere che controllano il percorso, il sindaco Roberto Lagalla ha annunciato che i 50 vigili che saranno assunti da gennaio controlleranno anche l’area portuale. Allo stesso modo si sta definendo un accordo con le associazioni di poliziotti e carabinieri in pensione, che saranno impiegati per una sorta di ronda. Monti per fa appello anzitutto ai palermitani: «Sono loro i primi guardiani di questo luogo, quindi li esorto a non esitare e a far intervenire la sorveglianza se si accorgono di comportamenti maleducati».