L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul campo d’allenamento del Palermo.
L’anno che sta per chiudersi ha visto il Palermo, come nel 2020, vagare per i campi della città. In attesa della «casa» definitiva di Torretta, per la quale il club ha ottenuto tutti i permessi richiesti, la società si è ritrovata anche nel 2021 a far girare la propria squadra su impianti diversi. Il 2022 si aprirà, per ammissione del ds Castagnini, allo Sport Village di Tommaso Natale, lì dove la squadra di Filippi ha preparato la trasferta di Latina e dove in precedenza aveva svolto qualche seduta di allenamento.
Uno dei tre campi che ha ospitato i rosanero, nella prima metà di questa stagione. L’unico in erba sintetica. Prima di stabilirsi a Tommaso Natale, il Palermo ha lavorato qua[1]si esclusivamente su terreni in erba naturale. Quella dello stadio «Barbera» e quella del campo del Cus, ovvero le due strutture a cui si è appoggiato il club di viale del Fante per la prima metà di questa stagione, fatto salvo qualche allenamento allo Sport Village, per l’appunto.
Una scelta che testimonia, ancora una volta, l’intenzione della società di non tornare al «Pasqualino» di Carini, altro campo in erba sintetica che nella passata stagione ha visto allenarsi i rosanero per la maggior parte delle volte. Per questo campionato non è mai stato preso in considerazione, ma ciò non ha limitato gli spostamenti della squadra in giro per i campi palermitani. Anzi, il «tour» è stato pressoché identico, pur toccando tappe diverse rispetto alle precedenti stagioni.