Palermo, torna il rebus esterni. In tre per una maglia a destra
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul rebus sugli esterni per il Palermo e i ballottaggi a destra.
Una delle riflessioni di Corini dopo il doloroso ko interno con il Cittadella riguarda le modifiche da apportare alla formazione nel prossimo impegno, domenica a Terni: l’attenzione maggiore riguarderà il ruolo di esterno destro, dove Insigne ha ancora una volta steccato in quest’inizio tutt’altro che semplice della sua avventura in rosanero. Al Liberati potrebbe comunque avere una nuova chance, dato il valore tecnico indiscusso e la determinazione per mostrare il suo valore alla piazza rosanero, ma il tecnico ha a disposizione almeno due alternative intriganti.
L’ex Frosinone è tuttora fermo a un solo gol, segnato alla quarta giornata contro la Feralpisalò: in mezzo diversi errori sottoporta, alcuni dei quali clamorosi (contro Reggiana e Modena), e una difficoltà costante a saltare l’uomo e creare pericoli nell’area avversaria con il suo sinistro velenoso. Dopo tre prestazioni impalpabili al rientro dalla sosta (Spezia, Lecco e Sampdoria) Corini lo ha lasciato in panchina nel match con il Brescia, preferendogli Valente, per poi dargli nuovamente fiducia contro il Cittadella: la gara di Insigne è durata 65’, senza alcuno spunto degno di nota e con un senso generale di delusione tra il pubblico, che i primi giorni di luglio lo aveva accolto come potenziale pezzo da novanta nella rincorsa alla Serie A.
Il campionato è ancora lungo e il numero 11 ha tutte le carte in regola per dimostrare il suo talento ma, soprattutto dopo l’ultimo post gara infuocato, i rosa saranno chiamati (soprattutto chi ha maggior talento) a una risposta immediata. Sarà il piano partita a decretare chi occuperà il ruolo di esterno offensivo a destra contro la Ternana: Corini sa di poter contare su giocatori veloci a prescindere da chi scenderà in campo, ma ciascuno potrà impostare il gioco in modo diverso dai pari ruolo in base alle sue peculiarità. Insigne, unico mancino a disposizione nel pacchetto offensivo, è pericoloso principalmente nei dribbling e nelle verticalizzazioni per la punta di riferimento (con ogni probabilità Brunori), ma ha anche la tecnica necessaria per favorire gli inserimenti dei centrocampisti con filtranti a mezz’altezza o trovare l’esterno sulla fascia opposta.
Valente ha dimostrato nella scorsa stagione e confermato contro Reggiana e Brescia che dai suoi cross, trasformati in oro rispettivamente da Soleri e Coulibaly, può sempre nascere qualcosa di pericoloso: di fronte al rischio di diventare ultima scelta nel comparto esterni il numero 30 ha risposto con lo spirito di sacrificio che lo ha sempre contraddistinto nel triennio a Palermo e contro la Ternana si candida per la seconda apparizione da titolare in campionato. A spingere per una maglia sulla corsia destra c’è anche Di Mariano: la sua prestazione a sinistra con il Cittadella è stata povera di spunti offensivi, ma è sul versante opposto che il numero 10 ha finora dato il meglio di sé nella sua esperienza in rosanero, in termini sia di gol (tre, uno al Pisa e due proprio ai granata di Gorini a marzo prima di farsi male) che di creatività; non a caso la miglior gara della stagione l’ha giocata ad Ascoli, utilizzato da Corini proprio da esterno destro a causa dell’assenza per infortunio di Insigne. Chiunque venga scelto dovrà inoltre sacrificarsi nei rientri in difesa: su quel lato agirà infatti un vecchio pallino del Palermo come Corrado, tra i migliori terzini della Serie B per rapidità e costanza di rendimento.