Niente più alibi. Il “Barbera” ha risposto presente alla sfida più importante del campionato. A quella che doveva essere l’ultima casalinga per questa stagione. Circa 23mila e record superato ieri pomeriggio, eppure il Palermo non è riuscito neanche in questo modo a portare a casa i tre punti.
L’alibi creato quasi per tutta la stagione, da addetti ai lavori e non solo, riguardante il “Barbera” sempre vuoto alla fine della gara di ieri si è dimostrato non essere valido. Neanche con il supporto dei 23mila tifosi in festa, che ieri hanno sfidato il sole, è servito a far vincere la squadra rosanero. Anzi, proprio il clima ad alta tensione e lo stadio pieno, sembra quasi abbiano intimidito Coronado e compagni.
Doveva essere una giornata di festa, in cui la speranza di tornare in serie A dalla porta principale doveva essere alimentata da una “semplice” vittoria contro gli “amici” del Cesena. Coreografia dal forte impatto in Curva Nord, spalti quasi del tutto pieni come non si vedevano ormai da tempo. Incitamento degli ultrà per tutti e 90’. E un occhio rivolto ai cellulari per vedere in tempo reale i risultati di Entella-Frosinone e Parma-Bari, perché nei maxi-schermi davvero non sono passati i parziali come dichiarato da Stellone in sala stampa.
Tutto inutile. Festa rovinata da una delle solite gare senza personalità e con poca lucidità sotto porta. Come abbia fatto Coronado a sbagliare quel tiro dal dischetto è ancora un interrogativo che pervade la mente dei tifosi, che dovranno sobbarcarsi la lotteria dei playoff. E se le premesse sono quelle viste ieri, beh…buona fortuna Palermo.