La sconfitta in Tim Cup, seppure arrivata solamente dopo i calci di rigore, è costata la panchina a Roberto De Zerbi. L’ormai ex tecnico rosanero ha pagato gli otto ko consecutivi tra coppa e campionato, lasciando la panchina ad Eugenio Corini. Scelta, quella del presidente Maurizio Zamparini, che questa volta è stata acclamata da grandissima parte del pubblico palermitano. L’ex capitano rosanero, che ha indossato la maglia del Palermo dal 2003 al 2007 (per un totale di 129 presenze e 25 marcature), è sempre stato ricordato con tanto affetto dalla tifoseria del club di viale del Fante e da domani tornerà nel capoluogo siciliano in una nuova veste. Conosciamolo meglio…
CARRIERA DA ALLENATORE: Appesi gli scarpini al chiodo, Eugenio Corini allena per un brevissimo periodo il Portogruaro. Nel novembre del 2010 viene chiamato a Crotone in serie B dove resta fino al febbraio del 2011. Nel novembre del 2011 subentra al dimissionario Sabatini a Frosinone in Lega Pro, dove resta fino al termine della stagione per poi risolvere consensualmente il contratto. Nella stagione successiva (ottobre 2012) esordisce in serie A da allenatore, quando prende il posto di Di Carlo sulla panchina del Chievo Verona, dove da calciatore aveva giocato per ben cinque stagioni. Con i clivensi ottiene la salvezza ma non rinnova il contratto. La sua esperienza a Verona non è però finita lì, perché nel novembre del 2013 viene nuovamente chiamato dal club gialloblù, questa volta per sostituire l’esonerato Beppe Sannino. Al termine della stagione firma un contratto fino al 2017, ma viene esonerato il 19 ottobre del 2014, dopo batosta subita a Roma per mano dei giallorossi. Da quel momento non ha più allenato, fino alla chiamata odierna di Maurizio Zamparini. Con il Palermo Eugenio Corini ha firmato un contratto fino al termine del campionato corrente, con rinnovo automatico in caso di salvezza.
MODULO E PROBABILE FORMAZIONE: Nella sua carriera da allenatore, Eugenio Corini ha adottato sia un classico 4-4-2, che un 4-3-1-2 o un 4-3-3, specialmente quando era alla guida del Chievo, con netta preferenza per il secondo dei tre. Talvolta ha impiegato anche un 3-5-2, che in fase di non possesso si trasformava in un vero 5-3-2. Possibile dunque che il neo tecnico rosanero continui a prediligere la difesa a quattro, un po’ come fatto dal suo predecessore Roberto De Zerbi, salvo passare a quella a tre a seconda dello schieramento degli avversari. Proviamo dunque ad ipotizzare due formazioni tipo (tra parentesi i ballottaggi), tenendo conto che alcuni giocatori rosanero devono ancora recuperare dai rispettivi infortuni…
PALERMO (4-3-1-2): Posavec; Rispoli (Morganella), Andelkovic (Goldaniga), Gonzalez, Aleesami (Pezzella); Jajalo (B. Henrique), Gazzi, Chochev (Hiljemark); Diamanti; Quaison (Balogh), Nestorovski.
PALERMO (3-5-1-1): Posavec; Goldaniga (Cionek), Gonzalez, Andelkovic; Rispoli (Morganella), Jajalo (B. Henrique), Gazzi, Chochev (Hiljemark); Diamanti; Nestorovski.
Considerato comunque lo scarso assortimento del reparto avanzato rosanero, con Nestorovski unica punta di ruolo, è possibile che il neo tecnico rosanero riveda il suo modulo tipo, infoltendo la trequarti e schierando due uomini dietro il centravanti macedone.