Palermo, tegola Insigne: niente Ascoli. Corini deve rivedere il tridente

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla tegola Insigne.

Poteva andare peggio? Poteva andare meglio? Difficile stabilirlo, ma la prontezza con cui Insigne è uscito dal campo sabato, dopo aver sentito tirare dalle parti della coscia, ha sicuramente scongiurato uno stop più lungo: l’ex Frosinone rimarrà lontano dai campi per 2-3 settimane, dopo che gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di primo grado all’adduttore. Pressoché scontata la sua assenza per la trasferta di Ascoli, la speranza di Corini e dei compagni è di poterlo riavere a disposizione (0 perlomeno in gruppo) per l’impegno successivo, venerdì 22 settembre contro il Cosenza.

Insigne ha già iniziato il percorso di fisioterapia e un lavoro differenziato in palestra con l’auspicio di riassaggiare quanto prima il campo di Torretta, dove i rosa sono tornati ad allenarsi ieri dopo due giorni di riposo, il numero 11 non è l’unico esterno offensivo a non aver scelto la seduta in gruppo: anche Valente ha lavorato a parte a usa di un sovraccarico muscolare all’adduttore, ma in questo caso si tratta di uno stop che potrà essere gestito con calma per tutto il periodo di sosta. Nel suo caso pertanto è difficile ipotizzare un’assenza al Del Duca, in un reparto che pur dovendo fare a meno di Insigne he tante frecce a disposizione nell’arco rosanero. Ancora assente Buttaro, che continua a svolgere attività di fisioterapia per smaltire il problema alla gamba sinistra che lo tiene fermo dal pre-gara con la Reggiana.

È chiaro tuttavia che un infortunio in questo momento è una beffa significativa per l’ex Frosinone: dopo un inizio complicato contro Cagliari e Bari al Città del Tricolore si erano intravisti sprazzi del suo talento e un’intesa con Di Mariano e Brunori in costante miglioramento. Se lo stop è arrivato nel suo momento migliore, è altrettanto vero che un recupero rapido potrebbe permettergli di essere operativo già a fine settembre, pur con la consapevolezza che il Palermo avrà tante partite ravvicinate da giocare e il punto interrogativo di quando recuperare la gara con il Brescia: la presenza di tante alternative di lusso al numero 11 ne rende l’assenza ad Ascoli meno amara, ma non cancella il rammarico di aver perso un’arma importante sul piano tectico, nonché l’unico mancino a disposizione dal centrocampo in su.