Palermo, tante lacune colmate dal mercato: ora Corini ha l’imbarazzo della scelta
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla nuova squadra a disposizione di Eugenio Corini.
Sbilanciarsi solo dopo solo tre partite è un esercizio inutile, però questo inizio di campionato del Palermo qualcosa l’ha già detta. Al di la della sciagurata partita di Bari dove non si è vinto per mille motivi (in primis il rigore calciato sulla… luna da Di Mariano) e sui quali si può ormai glissare perché sono stati ampiamente dibattuti, le due vittorie ottenute nel giro di cinque giorni contro la Reggiana e la Feralpisalò certificano che il nuovo Palermo ha tante soluzioni, che probabilmente gli permetteranno di fare meno fatica ad aprire le scatole di squadre sulla carta più deboli.
Un anno fa furono troppe le sofferenze contro le piccole del campionato, tanti i punti gettati al vento per mancanza di concretezza ed esperienza, ma anche per scarsa qualità. Ecco, il Palermo queste lacune le ha colmate grazie al mercato. Qualcuno sostiene che si poteva fare ancora di più (un esterno destro l’«hit» più richiesta), Corini ha fatto notare che qualche obiettivo è sfuggito. Tutto è perfettibile. ma è innegabile che il mercato del Palermo sia stato di prima fascia, come dimostrano anche quei quasi otto milioni spesi per rinforzarsi, a cui vanno aggiunti anche quelli per i salari {il monte ingaggi è salito rispetto a un anno fa).
A Corini sono stati consegnati giocatori di qualità e personalità, in più gli è stata allungata la panchina. Particolare quest’ultimo non di poco conto, perché le sostituzioni sono cinque e le partite possono essere rivoltate con i cambi. E Corini, quando getta un’occhiata alle sue spalle, ha davvero l’imbarazzo della scelta. Con la Feralpisalò in sala d’attesa c’erano Gomes, Marconi, Nedelcearu, Mancuso, Di Francesco, Vasic, Valente, Coulibaly, tutta gente che sarebbe titolare in tantissime squadre di B.