Arriva su DAZN “Palermo Sunrise”, il documentario che celebra il nuovo corso del Palermo FC. In occasione del 124° anniversario del club, questo mediometraggio ripercorre la rinascita rosanero dal fallimento del 2019 fino alla recente apertura della Palermo City Football Academy. Con le testimonianze del Presidente Mirri e di Legends come Amauri e Pastore, Palermo Sunrise racconta una storia di passione e resilienza tutta rosanero.
Nel corso del documentario Mario Alberto Santana ripercorre alcuni dei momenti più significativi della sua carriera, raccontando il forte legame con Palermo, la città che lo accolse a soli 19 anni. Parla del suo ritorno in Serie D, una scelta di cuore che gli ha permesso di chiudere la carriera con la maglia rosanero. Santana ricorda con orgoglio il gol segnato nel derby contro il Catania, un momento indimenticabile per ogni giocatore del Palermo. Infine, commenta con entusiasmo il nuovo Centro Sportivo, fondamentale per il futuro del club e per la crescita dei giovani talenti.
Ecco le sue parole:
«Avevo 19 anni quando sono arrivato a Palermo. Vedere il mare ti cambia un po’. Il mio ritorno in D? Quando ero fuori, giocavo alla Pro Patria. Quando il Palermo è fallito mi è dispiaciuto, però ho pensato che forse era destino per me tornare, perché l’unico modo era scendere in Serie D; altrimenti sarebbe stato impossibile chiudere la carriera qui a Palermo. È andata così, ho avuto la possibilità di vivere il mio sogno, finire la carriera in una squadra che mi ha dato la possibilità di essere quello che sono diventato. Catania-Palermo? Questo è bellissimo da raccontare. È stato uno dei gol più importanti della mia carriera; stavo già quasi chiudendo la carriera e segnare un gol contro il Catania, da “palermitano”, è la cosa più bella per un giocatore del Palermo. Ho detto subito di voler finire qui la mia carriera quando sono arrivato».
Sul Centro Sportivo
«Questo Centro Sportivo è bellissimo, qui ce n’era bisogno e credo sia la cosa più importante per una società, soprattutto se vuole puntare sui giovani».