Palermo Sunrise, Mirri: «Il CFG è il miglior porto per la nostra barca. Centro Sportivo qualcosa che durerà in eterno»

Arriva su DAZN “Palermo Sunrise”, il documentario che celebra il nuovo corso del Palermo FC. In occasione del 124° anniversario del club, questo mediometraggio ripercorre la rinascita rosanero dal fallimento del 2019 fino alla recente apertura della Palermo City Football Academy. Con le testimonianze del Presidente Mirri e di Legends come Amauri e Pastore, Palermo Sunrise racconta una storia di passione e resilienza tutta rosanero.

Nel documentario, il presidente Dario Mirri ripercorre la profonda connessione tra la squadra e la città di Palermo, esplorando temi come l’identità e il senso di appartenenza che i colori rosanero rappresentano per i tifosi. Mirri parla della responsabilità che sente verso i palermitani e condivide ricordi personali, come la sua prima visita allo stadio nel 1973, un luogo che per lui incarna le radici e il cuore della città.

Rievoca inoltre la figura dello zio Renzo Barbera, icona storica del club, e il valore della condivisione che lo caratterizzava. Mirri sottolinea l’importanza del supporto del City Football Group, definendolo come il miglior approdo per garantire un futuro solido e ambizioso al Palermo. Il nuovo centro sportivo, una struttura destinata a durare nel tempo, è visto come simbolo della stabilità e del valore eterno del club, al pari dei colori rosa della maglia, che resteranno per sempre.

Ecco le parole del presidente:

«Io quando parlo di responsabilità è perché so cosa provano i palermitani e cosa è il Palermo per i palermitani, è qualcosa di inscindibile. I nostri colori, unici al mondo, rappresentano questa forte partecipazione della città. Il mio posto preferito di Palermo è lo stadio perché riesce in qualche modo, in maniera unica, a rappresentare le origini e le radici. Abbiamo una montagna, Monte Pellegrino, che identifica, da un punto di vista naturalistico, il nostro punto di riferimento. Il mio luogo del cuore è il luogo di tutti i tifosi. La prima volta che sono andato allo stadio è stato nel ’73, un Palermo. Ricordo l’ingresso da bambino, a 4 anni, un ingresso complicato per i bambini; ricordo la fatica nel salire i gradoni. Ricordo che la cosa che mi impressionò fu il verde del campo: allora la TV era in bianco e nero, quindi i colori li vedevi solo allo stadio».

Ricordo di Renzo Barbera

«Lo Zio Renzo lo ricordo sempre, quando veniva allo stadio a piedi da Villa Barbera, casa sua, era quasi una processione, uno stuolo di persone che partecipavano alla partita chiedendo biglietti. Quello che vedevo in lui era questa condivisione e senso di appartenenza alla città.
Il City Football Group è il miglior porto per la nostra barca. Rappresenta tutto il meglio possibile per una squadra di calcio, perché non ha solo competenze economiche ma anche tecniche, e questo fa del Palermo la società italiana che ha davanti a sé un futuro straordinario. Il centro sportivo è certamente il primo elemento concreto che stiamo aggiungendo. È qualcosa che durerà in eterno, qualcosa di solido, di stabile, qualcosa che dà maggior valore al club. È un po’ come la nostra maglia, il rosa che resterà per sempre. È un valore eterno: non è né un allenatore, né un giocatore, né un presidente, non sarà di passaggio, resterà. Il mio sogno è che la vittoria della squadra e la costruzione di un club moderno possano in qualche modo essere di ispirazione per la città, perché possa continuare a crescere e avere il miglior futuro possibile».