Palermo-Südtirol: tre moduli in 90 minuti, così Corini mette da parte il tridente

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui moduli adottati da Corini in una sola partita.

Il 4-3-3 accantonato per cambiare tre moduli in 90 minuti. Nel calderone di ciò che non è andato in Palermo-Südtirol, c’è l’aver messo da parte la strada intrapresa un mese fa. Perché se Corini ha inizialmente mantenuto il tema tattico della precedente gestione, e stato solo nell’attesa di completare la squadra sul mercato. Una volta conclusa la campagna acquisti, i rosa hanno sempre messo piede in campo col tridente.

Poi, in corso d’opera, si sono visti aggiustamenti e cambi di modulo, ma partendo comunque da una base sulla quale lavorare, anche per dare continuità ad un gruppo totalmente rinnovato. Sabato, invece, si è assistito all’esatto contrario: il 4-3-3 non si è mai visto, a centrocampo non c’è mai stato equilibrio e nel turbinio di sistemi tattici ha avuto la meglio la compattezza del Sudtirol, giunto in Sicilia per difendersi è tornato a Bolzano con tre punti in tasca.

In settimana, Corini ha provato due varianti del 4-2-3-1: quella con la mezzala avanzata sulla trequarti (Saric) e quello già visto in avvio di stagione, con Floriano dietro la punta. Ha optato per questa seconda soluzione, non vedendo il bosniaco nelle migliori condizioni dopo l’esordio in nazionale (è stato in campo per 71 minuti lunedì, è tornato martedì notte e di fatto ha svolto due soli allenamenti). Una scelta che già all’intervallo ha dovuto rivedere, sostituendo Floriano con Soleri. Sulla carte, il modulo non è cambiato. In campo, invece, è come se la squadra si fosse schierata con un 4-4-2, dato che il neoentrato ha subito preso posta da punta e non da rifinitore, tant’è che ha subito avuto la chance per segnare di testa, colpendo la traversa. Maggiore pericolosità, però, non equivale spesso ad un miglioramento effettivo sul piano del gioco. II conto dei legni colpiti non cambia molto sul livello di gioco espresso lì davanti, dove si è creato poco per sfondare il muro altoatesino.

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Redazione Ilovepalermocalcio