Aurelio fa volare il Palermo: al Barbera i rosanero fanno la voce grossa
Il Palermo sta diventando una squadra matura. La vittoria 2-1 in rimonta contro il Sudtirol è una prova di maturità che certifica lo stato di salute dei rosanero e il cambio di mentalità che è sempre più evidente in questa stagione. Eppure la stagione era iniziata con un pareggio molto discusso a Bari in superiorità numerica di due uomini, scatenando non poche critiche da parte dei tifosi. Dalla gara successiva, però, è arrivato uno switch, soprattutto dal punto di vista della convinzione. In fila sono arrivate 3 vittorie contro Reggiana, FeralpiSalò e Ascoli.
La brusca frenata in casa contro il Cosenza aveva riportato alla memoria vecchi fantasmi della scorsa stagione. Un passo falso rimediato pochi giorni dopo dal successo di orgoglio in trasferta col Venezia, deciso dalla tripletta di Matteo Brunori. Una vittoria confermata dai 3 punti contro il Sudtirol che valgono la quinta vittoria in 7 partite e soprattutto il secondo posto in classifica, alle spalle del Parma capolista. La squadra di Eugenio Corini, però ha una partita da recuperare che potrebbe portarla a -1 dal club emiliano. Il gioco fatica a svilupparsi in maniera concreta; le trame di gioco spesso risultano ancora sporche e poco fluide. In molte circostanze si vede ancora una squadra povera di idee e che punta principalmente sugli impulsi personali dei singoli. Allo stesso tempo, però, sembra esserci un miglioramento sostanziale rispetto all’anno scorso dal punto di vista della maturità di squadra. I rosanero hanno acquisito una convinzione differente grazie agli innesti di giocatori dal curriculum notevole; da Lucioni a Ceccaroni, da Di Francesco a Henderson, da Insigne e Mancuso. Profili che hanno aggiunto qualità ma anche spessore in termini di leadership e status.
Il Palermo ha una nuova consapevolezza: lo status dei big, la freschezza dei giovani
Senza dimenticare l’inserimento di giovani come Vasic e Lund che hanno aggiunto quella freschezza in più, garantendo anche rotazioni e profondità a Corini. Contro il Sudtirol proprio l’alternanza sulla fascia sinistra ha deciso la vittoria dei rosanero. Lund, partito titolare, ha lasciato il posto a Giuseppe Aurelio nel secondo tempo, rivelatosi il giocatore chiave del match. Il suo ingresso ha garantito maggiori inserimenti senza palla e proprio sul suo colpo di testa in volo è arrivato il gol del 2-1 che ha completato la rimonta, facendo esplodere di gioia il pubblico del Barbera. Rimonta che era partita con Ceccaroni, autore del gol del pareggio a inizio ripresa.
La scossa che serviva al Palermo per rimettersi in carreggiata dopo lo schiaffo di Ciervo. Dopo la vittoria nel recupero con l’Ascoli targata Mancuso, arriva un altro successo quasi allo scadere. Questa volta con un difensore, il decimo marcatore diverso dei rosanero dopo Lucioni, Segre, Soleri, Insigne, Stulac, Di Francesco, Mancuso, Brunori e lo stesso Ceccaroni. Gli elementi positivi per i rosanero sono tanti, i margini di crescita altrettanti. La percezione è che il Palermo abbia scaldato davvero i motori e adesso sembra pronto per la maratona.