L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle possibili scelte di Corini in vista del match contro il Südtirol.
Un centrocampista avanzato. Oppure un trequartista vero e proprio. Anzi, perché non direttamente due punte? Da settimane, nella mente di Corini, queste ipotesi si rincorrono come possibile soluzione per dare pia forza all’attacco del Palermo. Un attacco che ormai dipende da Brunori, dai suoi gol (l’unico ad aver realizzato più di una rete in stagione) e dal suo stato di forma.
Adesso serve qualcosa in più, specialmente dopo il ritiro di Manchester e dopo le prove fatte già sul campo di allenamento del City. Per quanto l’idea base di Corini sia stata sempre quella di insistere sul tridente con Elia e Di Mariano a supporto di Brunori. È proprio nel ritiro inglese che si vede con maggiore costanza la soluzione con quattro attaccanti: due larghi e due centrali, anche se quella più gettonata non prevede nessuno dei titolari. Nel test col Nottingham Forest, il Palermo chiude la partita con una sorta di 4-4-2 che vede in campo Valente, Floriano, Soleri e Vido. Due esterni altamente offensivi e due prime punte in grado di giocare anche a sostegno di un centravanti vero e proprio. E con questi quattro in campo che i rosanero sfondano muro difensivo del Forest e trovano con Soleri la rete del definitivo 1-0.
Se Corini, invece, volesse dare solo un aggiustamento tattico senza stravolgere più di tanto l’undici tipo? A quel punto, prenderebbe piedi l’ipotesi Saric. Provato proprio sulla trequarti giovedì, in supporto a Brunori, anche se ieri dalle esercitazioni sui calci da fermo e emerso Floriano e non il bosniaco, che deve ancora recuperare la migliore condizione per gli impegni con la nazionale e che nelle ultime due settimane (tra Manchester e Palermo) ha svolto due soli allenamenti in gruppo. Ma per Corini, anche sulla trequarti, può essere un jolly prezioso.