Palermo, stupro di gruppo: la Procura chiede l’incidente probatorio
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo stupro di Palermo e la richiesta della Procura dell’incidente probatorio.
La Procura, per cristallizzare le prove in una vicenda così delicata, ha chiesto l’incidente probatorio per la diciannovenne che il 7 luglio è stata vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico. Il pubblico ministero Maria Bambino ha inviato l’istanza al giudice per le istanze preliminari, Monica Guzzardi, che adesso dovrà fissare l’udienza a cui potranno prendere parte i sette indagati e i loro legali che avranno così la possibilità di rivolgere le domande alla ragazza. La procedura, che prevede il contraddittorio tra le parti, viene utilizzata in casi del genere per consentire a chi è stato oggetto di abusi e violenze – persone che si trovano in una particolare situazione di fragilità e vulnerabilità – di non dover ripetere tutto nell’eventuale dibattimento.
L’audizione si svolgerà, infatti, in modalità protetta, evitando contatti diretti – anche solo visivi – tra la parte offesa e i presunti autori della violenza. La giovane, che viveva con una zia dopo la morte della mamma e con un papà assente, è stata trasferita in una comunità per allontanarla da sguardi e occhi del quartiere dopo che sui social aveva lanciato messaggi preoccupanti. «Sono stanca – aveva scritto in maiuscolo su Instagram -. Mi state portando alla morte; io stessa, anche senza questi commenti, non ce la faccio più, non ho più voglia di lottare né per me né per gli altri non posso aiutare nessuno se sto così non serve a nulla continuare, pensavo di farcela, non è così».