Ripartenza Palermo, strategia e tattica con il maestro Corini
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul primo allenamento di Corini alla guida del Palermo.
Il primo giorno del “Genio” a Palermo è iniziato presto. Il suo terzo capitolo in Sicilia ha preso il via di buon mattino, quando il nuovo allenatore rosanero si è diretto nell’albergo dove alloggia la maggior parte dei giocatori per un primo confronto con la squadra: per rompere il ghiaccio e dare un indirizzo verso il nuovo percorso tecnico, fissando concetti e priorità, in vista dell’esordio di campionato di sabato con il Perugia. Che è stato il pezzo forte dell’allenamento svolto nel pomeriggio al “Tenente Onorato” di Boccadifalco.
City presente Ad assistere alla seduta c’era Brian Marwood, responsabile tecnico del City Football Group, arrivato a Palermo da Manchester per assistere alla prima di Corini con la squadra. I due si erano confrontati in video-call quando la trattativa è entrata nel vivo. Una conversazione nella quale il tecnico bresciano aveva lasciato una buona impressione, tanto da indirizzare la scelta su di lui. Ieri, invece, c’è stato il primo contatto di persona. Oltre a Marwood erano presenti il d.s. Leandro Rinaudo e lo scout del City Luciano Zavagno i quali dovranno dare vita all’opera di correzione nel mercato per alzare il livello dell’organico. I tre dirigenti sono stati a lungo a colloquio tra di loro. Sul campo, Corini ha fatto svolgere inizialmente un lavoro tattico ripartendo dal 4-2-3-1, per ora, come prevedibile, senza stravolgere il modulo che i giocatori conoscono meglio e sul quale si muovono con facilità e automatismi consolidati.
Impronta Stesso sistema, quindi, ma dinamiche differenti, perché l’ex capitano rosanero ha battuto su concetti differenti rispetto a Baldini, che aveva fatto dalla giocata lunga e della conquista della seconda palla la specialità della casa. Corini, fin da subito, ha chiesto una manovra più ragionata, con un maggiore palleggio tra i i reparti e con una rigorosa partenza da dietro che si sviluppi fino al reparto avanzato. Circolazione di palla, quindi, possesso e verticalizzazione da metà campo in su.Il “Genio”, però, non ha battuto soltanto su un tema, la variazione non si è fatta attendere con un passaggio al 3-5-2 che, in alcuni momenti, è diventato anche 4-3-2-1. Prove generali per la partita contro il Perugia? È una soluzione, per quanto Corini valuterà fino all’ultimo che tipo di impostazione dare alla gara di sabato. Perché i due sistemi sono stati alternati con la stessa misura. Corini ha iniziato subito a lavorare con grande intensità e con una direzione chiara del gruppo, un compito che ha iniziato con l’aiuto di parte dello staff del club, capitanata da Mario Santana, in attesa dell’arrivo nelle prossime ore del suo secondo, Salvatore Lanna, e del resto dei collaboratori che lo seguiranno in questa nuova avventura, per quanto Santana continuerà a fare parte del staff tecnico anche del nuovo allenatore.